Le indagini archeologiche sul colle Garampo a Cesena
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La situazione politica di Cesena tra il Duecento ed il Trecento è tratteggiata dal Poeta nel quadro di una Romagna in bilico tra l’affermarsi delle Signorie e la scarsa capacità di tenuta delle istituzioni comunali. L’immagine dantesca trae forza dal richiamo alla geografia della città: l’essere tra il piano e il monte è infatti una caratteristica particolare di Cesena, che si differenzia per questo da tutte le altre città sulla via Emilia.
Il colle Garampo accrebbe la sua importanza durante l’età medievale, essendo sede non solo del gruppo episcopale (Cattedrale e palazzo del Vescovo) ma anche dei vari soggetti politici che si avvicendarono nel tempo al governo della città. Dunque un luogo di grande interesse strategico, sulla cui sommità si collocavano edifici fortificati (le fonti medievali ci parlano di un Castel Vecchio e di un Castel Nuovo) alle pendici dei quali si svilupparono precocemente quartieri abitativi.

Il colle Garampo nel Medioevo

I sondaggi archeologici realizzati dalla Soprintendenza Archeologica nel 1993 (ripresi poi nel 2005) evidenziarono la presenza di una impressionante serie di edifici sepolti dal XV secolo sotto il prato della grande area libera posta tra via Fattiboni e via Malatesta Novello. Le case tardomedievali (XIII-XIV secolo) si disponevano sul pendio della collina entro lotti sistemati su terrazzamenti, all’interno dei quali vi erano ambienti coperti ed aree destinate ad orti.

Le strade, realizzate con mattoni e ciottoli e poste prevalentemente lungo le curve di livello del pendio, sembrano suddividere l’abitato in modo abbastanza regolare. Il ritrovamento verso valle di una possente struttura muraria orientata circa est-ovest, ci consente inoltre di stabilire che questo quartiere era protetto da una cinta integrata a sua volta nella sistemazione tardomedievale della ‘Murata’, ovvero di quel settore della città che, fortificato a più riprese, comprendeva la sommità e le pendici del Garampo.
Con gli scavi stratigrafici iniziati nel 2006 ad opera del Comune di Cesena e dell’Università Ca' Foscari di Venezia, in codirezione con questa Soprintendenza per i beni archeologici dell’Emilia-Romagna, si è avviato lo studio estensivo degli edifici medievali, nonché un approfondimento delle ricerche sulle fasi più antiche dell’insediamento (dall’antichità all’altomedioevo), in luogo davvero cruciale per la storia della città ed anche della regione.