Il Foro
Lo completa la più bassa delle terrazze, ottenuta con l’accumulo dei materiali provenienti dallo sbancamento del pendio soprastante, contenuti da robuste sostruzioni, ancora ben leggibili nel Settecento. Raccordata a quella superiore da un imponente ingresso a duplice prospetto tetrastilo inserito nel colonnato del foro, questa è forse riservata alle funzioni religiose.
Resti della basilica
Meta ultima di un percorso ascensionale che proviene dal fondovalle appare la basilica che chiude a sud il complesso, edificio a navata unica, con esedre rettangolari alle testate, sede del culto imperiale, ove, addossate alla parete di fondo, si levavano le dodici grandi statue in marmo lunense raffiguranti membri della famiglia giulio-claudia.
Resti di edificio a duplice prospetto tetrastilio
Tutto il complesso si deve, come ricorda una serie di iscrizioni, alla munificenza di personaggi facoltosi e magistrati locali.
A ovest del foro scavi recenti hanno riportato nuovamente in luce resti di costruzioni riconosciute anteriori alla sua creazione nonché tracce del suo originario ingresso, sostituito dopo la metà del I sec. d.C. da quello, monumentale, ubicato sul lato settentrionale. Sorgono a monte del foro quartieri d’abitazione e un edificio termale. La terrazza su cui si leva sin dal Medioevo una pieve dedicata a S. Antonino ospita, probabilmente, un edificio di culto già nell’antichità. Più in alto è situata una costruzione identificata già all’atto della scoperta come un serbatoio d’acqua, più tardi erroneamente interpretata - e di conseguenza ricostruita - come anfiteatro.