Area Archeologica e Antiquarium di Veleia
Il nuovo allestimento 2010: valorizzazione e massima accessibilità
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Il pannello esterno che illustra il percorso di visita e le principali evidenze archeologicheComunicato stampa

L’area archeologica di Veleia si estende su una vasta area di terrazze degradanti, solo parzialmente accessibile al pubblico, dove i resti archeologici restaurati e conservati a vista erano visibili con una soluzione progettata nell’area del Foro dall’arch. Berzolla e realizzata negli anni ’50. Le aree circostanti, costituite da resti di strutture abitative scavate nelle più recenti campagne di scavo, sono protette da tettoie, solo da poco opportunamente innalzate per consentire la visibilità e la manutenzione dei resti sottostanti.
All’interno dell’area archeologica sono presenti un Antiquarium, l’edificio adibito a locale di guardia, i locali coi servizi igienici pubblici, anche per disabili, ed un locale magazzino. Tutta l’area è recintata.
Finora l'intera area archeologica era carente di indicatori di percorso; mancavano anche un’adeguata segnaletica di avvicinamento dalla Via Emilia e dall’Autostrada, la cartellonistica esterna di identificazione dell’area e del cosiddetto Anfiteatro, un locale attrezzato per l’accoglienza, i servizi al pubblico, l'attività didattica, di studio o ricerca. La visita di quest'area piuttosto vasta poteva risultare faticosa per chi avesse problemi di deambulazione e, in generale, poco godibile anche perché priva di punti di sosta e posti a sedersi.

Un progetto di riallestimento di ampio respiro rende ora decisamente gradevole la visita sia della zona archeologica che del piccolo Antiquarium, rendendo fruibili anche ai disabili motori che ai non vedenti i percorsi e la lettura dei reperti esposti.

Il pubblico che visita Veleia è in prevalenza scolastico, con picchi di affluenza stagionali, mentre le presenze nei mesi estivi, influenzati anche dagli spettacoli teatrali che si svolgono in luglio, sono caratterizzate da una discreta incidenza di turisti stranieri. Mediamente, i visitatori annui si attestano sulle 13 mila unità.
Il progetto di valorizzazione, riallestimento e accessibilità ai disabili che ha interessato l'area archeologica di Veleia ha modificato integralmente la fruibilità del percorso di visita.
L’area archeologica è stata valorizzata tramite un'adeguata segnaletica (cartellonistica stradale di avvicinamento, cartello identificativo esterno all’area, cartellonistica di valorizzazione lungo il percorso con pannelli, didascalie, cartelli di percorso e informativi in italiano, inglese, Braille e con mappe tattili. Il percorso di visita è stato ridisegnato e reso ben definito e individuabile dal visitatore. Sono state realizzate alcune aree di sosta lungo il percorso e un’area per l'attività didattica e di studio all’aperto, con panche, tavoli e cestini, in prossimità della palazzina di Guardia. Si sono poi creati dei percorsi di visita dedicati ai diversamente abili (disabili motori e non vedenti) con percorsi di visita dedicati.


Simulazione dei nuovi pannelli didattici in italiano, inglese, Braille e con mappa tattile installati nella zona archeologica

L’Antiquarium, oltre ad un percorso di visita accessibile anche ai disabili motori e ai non vedenti,  è stato completamente riallestito, sia sul piano estetico che didattico. Sfruttando le caratteristiche architettoniche del locale, ricco di muri rientranti e angolature, sono state realizzate vetrine a incasso a scomparsa, che hanno ottimizzato lo sfruttamento dello spazio espositivo. Una serie di pannelli a quinta riproducono gli antichi disegni degli scavi e le statue dei personaggi della famiglia imperiale giulio-claudia (prima metà del I sec. d.C.) esposte al Museo Archeologico Nazionale di Parma. Il percorso espositivo si snoda attraverso diverse aree tematiche, a cominciare dal settore che accoglie il materiale delle sepolture preromane, proseguendo per l'area dei culti (con la statua del cosiddetto Giove Ligure), l'area pubblica romana (con il calco di Baebia Bassilla, della Tabula Alimentaria e della lex rubria, la stele del Venator e altro materiale architettonico proveniente dagli scavi), l'area privata romana (con il grande dolio) e infine la sezione riservata ai culti funerari romani.

Il riallestimento dell'Antiquarium ha fornito l'occasione per il restauro di un manufatto da sempre al centro di interpretazioni non univoche, la cosiddetta statua del Giove Ligure.
In ambito ligure esistevano anche divinità maschili, legate al culto delle vette e identificate poi, in età romana, con Giove. La statua frammentaria di divinità barbuta in pietra locale, rinvenuta a Veleia, è nota da sempre come Giove Ligure, un’interpretazione contestata negli anni più recenti. Si preferiva vedere in essa la raffigurazione di Marsia il Sileno che, dopo aver sfidato Apollo nella musica, fu vinto e spogliato della sua pelle irsuta. Questa statua sarebbe stata quindi la rappresentazione simbolica del conseguimento dei diritti civili da parte della comunità. Tuttavia, un suo recente riesame, seguito da restauro, ha messo in evidenza alcuni particolari che avvalorano la sua identificazione con la divinità celeste. La testa particolarmente sproporzionata sembra essere stata pensata per una visione dal basso, con il personaggio seduto, forse su un trono. Le mani si stringono attorno all’impugnatura di due strumenti non più conservati, probabilmente in legno o metallo. La capigliatura presenta, infine, due piccoli fori, che servivano forse per posizionare un diadema, legato con un nastro a V rovesciata ancora visibile sul retro. Naturalmente, una raffigurazione con queste caratteristiche rimanda proprio a Giove, con scettro e fulmine. I Veleiati avrebbero così identificato in una divinità maschile il dio delle vette, poi interpretato come Giove.
La presenza di un torques o collare intorno al collo avvalorerebbe la presenza di una componente celtica o di una forte celtizzazione da parte dei Veleiati nell’ambito di una confederazione politica anti-romana, che aveva a capo gli Insubri.


Ricostruzione ipotetica del "Giove Ligure" (disegno di Maria Agnese Mignani, SBAER)

Il progetto "Veleia accessibile" prevede in un futuro immediato la possibilità di scaricare autonomamente tramite internet risorse audio e video. Si vorrebbe infine creare un sito web dedicato, con realizzazione di museo virtuale, ricostruzione virtuale della basilica e del foro con possibilità di navigazione, inserimento banca metadati dell’archivio disegni digitalizzato con possibilità di navigare le mappe.

Progetto di valorizzazione dell’area archeologica di Veleia
Responsabile Unico Procedimento: Monica Miari  (Direttore dell'area archeologica di Veleia)
Progettisti: Roberta Conversi e Roberto Leoni  (Museo Archeologico Nazionale di Parma)
Allestimento: Barth con sede in Julius Durst StraBe n. 38, cap.39042 Bressanone tel. 0472271932 fax. 0472 271999 -  verena@barth.it  -  www.barth.it
Digitalizzazione delle mappe antiche: SIAV SPA - Dipartimento Beni Culturali, Via Rossi n. 5/n, 35030 Rubano (PD), tel. 049.8979797 - siav@siav.it  - www.siav.it
Realizzazione percorso disabili motori: Ditta Quattoli Giacomo s.r.l., via Parco Provinciale n. 6, 29018 Lugagnano Val D’Arda (PC), tel. 0523.802062
Cura e allestimento del verde: Flying Team Società Cooperativa, Strada Agazzana n. 35, 29100 Piacenza, fax 0523.458938 -  flyingteam@interfree.it
Restauro del "Giove Ligure": WUNDERKAMMER S.n.c. di Ugo Capriani e Fabrizio Finotelli, Via Due Portoni n.4, 40132 Bologna, fax 051.721242 - paolapoli@libero.it
Grafica: dv media con sede in Via Alfred Ammon n. 29, 39042 Bressanone, Tel. 0472 201556, mirko@dv-media.it - www.dv-media.it

 

Pagina a cura di Carla Conti
Informazioni tecniche di Monica Miari e Roberta Conversi