Ravenna, futuro Parco Archeologico di Classe
Partono i cantieri di allestimento della I stazione (inaugurazione estate 2015)
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Realizzazione delle strutture e degli apparati per l’allestimento dell’intera area archeologica, valorizzazione del nuovo ingresso e altri interventi a verde nell’area archeologica, e realizzazione degli apparati multimediali all’interno dell’edificio situato all’ingresso dell’area archeologica.
Questi gli interventi individuati dalla Fondazione RavennAntica nell’ambito di un concorso di Idee che saranno realizzati nei prossimi mesi su progetto dal gruppo guidato dall’architetto Daniela Baldeschi.

Il nuovo allestimento del parco Archeologico di Classe
Un tratto del percorso di visita all’area archeologica

Con la consegna dei lavori dei tre cantieri di allestimento del porto tardoantico e bizantino -affermano il  Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia-Romagna, Carla Di Francesco, e il Soprintendente per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna, Marco Edoardo Minoja- si compie un ulteriore passo in avanti nella realizzazione del grande progetto di valorizzazione dell’area archeologica di Classe.
Il fondamentale sostegno economico e il contributo scientifico del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo è il giusto e meritato riconoscimento all’importanza del patrimonio culturale ravvenate, una testimonianza significativa e originale del passato che, con il completamento di questo progetto, viene resa ancora più fruibile e affascinante per i turisti e per i visitatori.
Nel segno del nuovo indirizzo che orienta l’azione del Ministero, il progetto dell’area archeologica di Classe rappresenta un paradigma esemplare del rapporto tra pubblico e privato per la tutela, la valorizzazione e la realizzazione di fruttuose sinergie tra offerta culturale ed offerta turistica.
Il lavoro di progettazione, affidamento e direzione dei lavori di restauro svolto dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia-Romagna e dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici assume ancora più significato e valore oggi che, con l’impegno e le competenze di RavennAntica, si vede con chiarezza l’approdo finale.

L'ingresso alla I stazione del  Parco Archeologico di Classe
L'ingresso alla I stazione del Parco Archeologico di Classe

Per la complessità del progetto e l’entità dell’area oggetto di scavi archeologici, la realizzazione del Parco Archeologico di Classe ha richiesto una pluralità di interventi da eseguire nel lungo periodo, attività costituita da scavi programmati, interventi di conservazione e restauro delle strutture e progetti di valorizzazione per la restituzione alla fruizione pubblica.
Dopo la ripresa delle attività di scavo nel corso del 2012 RavennAntica ha realizzato il nuovo impianto idrico dell’area archeologica. L’individuazione dell’impresa esecutrice è avvenuta attraverso l’espletamento di una gara di affidamento delle opere progettate dalla ditta ENSER s.r.l Società di Ingegneria. I lavori si sono conclusi a novembre 2012. Si è trattato di interventi volti a consentire il corretto governo delle acque superficiali e di falda nell'area archeologica.
La Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia-Romagna e la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna hanno progettato, affidato e diretto i lavori di restauro della quasi totalità dell’area archeologica che, per la parte di loro competenza, si sono conclusi alla fine del mese di ottobre 2013. Il completamento di questi lavori di restauro e consolidamento era presupposto necessario e indispensabile per la successiva consegna dell’area per l’esecuzione dei lavori di allestimento per la fruizione turistica. Nel corso dei mesi di marzo e aprile 2013 la Fondazione RavennAntica ha concluso la parte di interventi residuale di sua competenza per il consolidamento e restauro.
Anche in questo caso si è trattato di interventi volti al recupero funzionale delle strutture archeologiche in relazione al successivo allestimento dell’area.
Nel mese di giugno 2013 il gruppo di progettazione guidato dall’architetto Baldeschi, ha consegnato, dapprima a RavennAntica, e poi per suo tramite a tutti i soggetti istituzionali coinvolti il progetto esecutivo per l’allestimento dell’area archeologica. E la Fondazione RavennAntica ha successivamente espletato il relativo bando di gara .
Uno stralcio funzionale del progetto esecutivo riguardante il nuovo ingresso dell’area archeologica è stato ammesso al finanziamento nel bando di gara indetto dal GAL Delta 2000. Attualmente, infatti, l’ingresso all’area è ubicato lateralmente e, per accedervi, il visitatore deve camminare in mezzo alla strada (in merito si rimanda alla scheda dell’architetto Baldeschi, presente in cartella).
L’Amministrazione Provinciale ha svolto la procedura di gara finalizzata a selezionare l’operatore economico per la realizzazione degli apparati del centro visite multimediale all’interno dell’area archeologica.

La realizzazione di tutte le strutture e gli apparati per l’allestimento dell’intera area archeologica, i cui lavori sono stati affidati da RavennAntica, con fondi messi a disposizione dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e da ARCUS, alla CEIR Soc. Cons. Cooperativa di Ravenna
L’intervento di valorizzazione del nuovo ingresso e altri interventi a verde nell’area archeologica, i cui lavori sono stati affidati dal Comune di Ravenna, con fondi messi a disposizione da GAL Delta 2000 Soc. Cons. A.R.L., alla FEA S.r.l. di Castelfranco Emilia (MO)
La realizzazione degli apparati multimediali all’interno dell’edificio situato all’ingresso dell’area archeologica, i cui lavori sono stati affidati dalla Provincia di Ravenna, con fondi provenienti da HERA-IPA ADRIATIC, alla SPACE S.p.a. di Prato.

IL CANTIERE DEL PORTO ANTICO
Architetto Daniela Baldeschi, Progettista allestimento
La prima stazione di visita del Parco Archeologico di Classe si estende in un’area costellata di rinvenimenti archeologici e monumenti storici tra i più importanti del ravennate. L’idea del progetto si articola attorno ad alcuni capisaldi con l’obiettivo di valorizzare l’intera area.
Si è pensato dapprima a un ripristino filologicamente corretto dell’ambiente in cui si collocava il sito archeologico. Ciò comporta la “correzione” degli elementi di maggior impatto visivo, come la ferrovia, il richiamo al contesto naturale del mare e della linea costiera, il ripristino del ramo secondario del canale portuale, la ricostruzione virtuale e reale di alcuni settori o edifici, al fine di ricreare efficacemente, agli occhi del visitatore, la funzione primaria e l’importanza storica di quello che è stato uno dei porti commerciali più attivi del mondo antico.

Il centro visite multimediale
Il centro visite multimediale: le proiezioni evidenziano aspetti naturalistici, geologici, storici e archeologici

Il percorso inizia dall’area d’ingresso al sito che sarà migliorata, resa più visibile, in modo da creare un filtro tra area verde e recinzione, tra strada e parcheggio. Nel progetto si è prevista la riqualificazione dell’area parcheggio esistente, creando un’unione con il nuovo accesso pedonale, collocato sulla via Marabina. In questo modo il visitatore potrà accedere al sito da un unico viale e una volta entrato, trovarsi nella grande area/piazza da dove potrà vedere l’elemento sporgente biglietteria dell’edificio adibito a book/shop ed entrare nell’edificio principale dove potrà assistere alla presentazione multimediale tramite due proiezioni: una a pavimento (che metterà in evidenzia gli aspetti naturalistici, geologici, storici, archeologici del territorio in esame), l’altra a parete sarà una proiezione immersiva con immagini e filmati sui monumenti più importanti di Ravenna e sulle ricostruzioni storiche del sito archeologico in oggetto. Il tutto sarà raccontato da un mercante del tempo la cui immagine sarà proiettata su un pannello che riveste il pilastro centrale.

Il centro multimediale
L'interno del centro visite multimediale

Oltre alla sala multifunzionale, dedicata all’inquadramento territoriale del sito di Classe/Ravenna, l’edificio comprenderà un’aula didattica e l’ampliamento della zona bagni con l’adeguamento per i disabili.
Il percorso continua verso l’interno del sito archeologico che sarà strutturato per garantire il minimo impatto fisico e visivo; sulla zona del ponte antico verrà costruito un ponte/passerella in modo da collegare l’isola al resto dell’area dell’antico porto. Si è cercato di offrire al visitatore un'idea della storia del sito e dei vari avvicendamenti che ne hanno visto la crescita e il successivo degrado con l’installazione, lungo un percorso opportunamente scelto, di pannelli a sovrapposizione grafica (lastre prospettiche) trasparenti con serigrafie che mostrano ricostruzioni di elementi architettonici non più presenti che, vengono a sovrapporsi con il panorama retrostante, fondendosi e restituendo la vista del complesso come doveva essere a suo tempo.
Il completamento dell’allestimento e la valorizzazione del Parco Archeologico del podere Chiavichetta non può prescindere dalla progettazione del verde che, per quanto riguarda nello specifico l’area archeologica, è stata pensata come una quinta alberata a sviluppo lineare, posta in fregio al percorso pedonale e ciclabile che si snoda lungo il lato sud occidentale dello scavo. La finalità del corpo vegetazionale è di fornire una schermatura del paesaggio urbano moderno (con copertura alla vista degli edifici che costituiscono la frazione di Ponte Nuovo) di migliorare la qualità dell’aria in un’area fortemente insediata a ridosso di Ravenna e pressoché priva di alberature, nonché di offrire un piacevole riparo (sia dal sole, sia dalla pioggia) ai visitatori del Parco.

Il centro visite multimediale in cui si potrà assistere alla presentazione dell’area archeologica
Il centro visite multimediale in cui si potrà assistere alla presentazione dell’area archeologica

La valorizzazione dell’area archeologica del porto tardoantico e bizantino di Classe -sottolinea Marco Cammelli, Presidente della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna- è da tempo uno dei progetti strategici ai quali la nostra Fondazione tiene in modo particolare, anche in termini di risorse (il nostro sostegno ammonta a 1,8 milioni di euro), come occasione di recupero e valorizzazione della memoria storica e come sperimentazione di nuove forme di conservazione e gestione del patrimonio storico-artistico ed archeologico della comunità ravennate.

Ravenna, 28 ottobre 2014