
Il volume, curato dall'antropologa Maria Giovanna Belcastro e dall'archeologo Jacopo Ortalli, raccoglie gli interventi della giornata, riuscendo a dar conto di un fenomeno in parte già noto e studiato a livello scientifico ma forse un poco sottovalutato. La presenza episodica di anomalie all'interno di contesti noti quali le necropoli romane e medievali, corre a volte il rischio di essere registrata in maniera superficiale se non di non esserlo affatto. Per la loro stessa natura, le anomalie riguardano un numero esiguo di casi e la perdita di quei pochi dati (per l'incomprensione del caso o il timore di avanzare proposte interpretative in assenza di una teoria di riferimento) rischia di impedire la comprensione di un'ampia gamma di fenomeni.
Il traguardo che gli autori si sono prefissi con questo volume non è di dare una spiegazione a tutti i fenomeni presi in considerazione né tantomeno di costruire una casistica delle anomalie riscontrabili nelle deposizioni funerarie, bensì di portare all'attenzione degli studiosi un settore di ricerca che presenta enormi implicazioni per la comprensione delle civiltà antiche dal punto di vista religioso, ideologico e sociale. I contributi raccolti nel volume offrono a lettori, studenti, ricercatori, operatori del settore e al vasto pubblico che ha partecipato al convegno e visitato la mostra aspetti inediti della ritualità funeraria delle antiche popolazioni del territorio emiliano e, in generale, spunti di riflessione sui comportamenti umani.
I curatori sottolineano che se quest'opera ha scarso impatto nell'ambito della valutazione della ricerca scientifica a livello accademico (non certo per il valore dei contributi raccolti ma perché non sottoposto ai meccanismi di revisione che accertano la qualità dei lavori prima della loro pubblicazione su riviste scientifiche di livello internazionale) assume invece un grande valore -e avrà pertanto un grande impatto- se riuscirà a muovere nel lettore di oggi e futuro l'interesse per la conoscenza dell'uomo e della sua storia anche attraverso documenti "non convenzionali".