
Il volume, oltre a raccogliere l'esito sia della mostra che della giornata di studi che l'ha accompagnata, racchiude i risultati di un'attenta ricerca sistematica svoltasi a sud est del capoluogo, nel territorio Decimano, un'area che, grazie alle immutate condizioni geologiche degli ultimi quattro millenni, conserva il livello del suolo particolarmente inalterato dalla preistoria ad oggi.
A differenza di altre aree della provincia di Ravenna e dello stesso capoluogo, come pure nell'area archeologica di Classe, il patrimonio archeologico Decimano č a rischio di una completa progressiva obliterazione a causa del protrarsi delle attivitą agricole e di interventi infrastrutturali che hanno pesantemente inciso sulle stratificazioni archeologiche ancora in gran parte conservate.
Il lavoro condotto dal Gruppo Archeologico Decimano, dagli Ispettori Onorari Budini e Miserocchi e dalle Universitą di Bologna e Ferrara consente di fermare in cartografia quanto ancora resta della documentazione archeologica del territorio Decimano, da un lato recuperando dati spesso irrimediabilmente compromessi dalle attivitą agricole, dall'altro consentendo di identificare i pochi siti che potrebbero ancora essere oggetto di tutela specifica o di scavo conservativo (come nel caso del sito archeologico dell'etą del ferro di San zaccaria-Maiano e per la Pieve di San Zaccaria).
I risultati scientifici presentati in questo volume curato da Valentina Manzelli e Marilisa Ficara consentono di approfondire alcune fasi del popolamento del territorio Decimano finora poco note agli studiose nella loro complessitą, in particolare per quanto riguarda il popolamento di fase umbra e le prime fasi della romanizzazione del territorio; offrono invece preziose conferme per il periodo imperiale romano e per quello tardoantico.