DONNE NELL’ANTICHITÀ. LE RADICI DELLA CIVILTÀ
DEL RISPETTO
Le proposte dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna in
occasione della
“Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza
contro le donne”
in collaborazione con le Soprintendenze per i Beni Storici, Artistici e
Etnoantropologici per le province di Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena, Ravenna e
Rimini e per le province di Parma e Piacenza
(23-25 novembre 2012)
CON L'ADESIONE DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Bologna, Pinacoteca Nazionale, venerdì 23 novembre
Parma, Galleria Nazionale, Teatro Farnese e Museo Archeologico Nazionale, sabato
24 novembre
Ferrara, Museo Archeologico Nazionale, domenica 25 novembre
La liceale Carmela Petrucci -dato tristemente aggiornato al 19 ottobre scorso- è la
centounesima donna vittima di violenza in Italia dall'inizio del 2012. Più di
cento omicidi in meno di dieci mesi, uno ogni tre giorni: una mattanza.
Ed è
orribilmente prevedibile che non sia finita. Qualcosa sembra essersi inceppato
in questa nostra società malata, che non considera più l'umanità delle persone e
men che meno delle donne. Se non si riesce a ribaltare questa incultura non si
andrà molto lontano.
La violenza contro le donne è un fatto antico, complesso e purtroppo molto
diffuso. Un fenomeno che va affrontato dall’intera comunità perché nessun
soggetto istituzionale, individuale o collettivo che sia, è sufficiente da solo
a rispondere ai bisogni di una donna che si trova in una situazione di
maltrattamento.
Il fenomeno della violenza contro le donne, che si manifesta in forme
drammatiche come il femminicidio, le percosse e lo stalking ma anche in forme
più larvate ma non meno pericolose quali il ricatto e la discriminazione sul
lavoro, ha assunto in Italia negli ultimi tempi le proporzioni di un’autentica
emergenza sociale e culturale. Sebbene il tema sia ormai da anni al centro
dell’attenzione dei semplici cittadini, dei media, delle associazioni di
settore, degli enti ed organismi istituzionali nazionali ed internazionali anche
ai più alti livelli, ancora molto deve essere fatto sia in termini di
sensibilizzazione sia in termini di concreta mobilitazione, come sottolineato
recentemente anche nella lettera di Clio Napolitano pubblicata sul quotidiano La
Repubblica del 09/05/2012.
Tra le più importanti iniziative adottate negli ultimi anni su questo tema, va
segnalata l’istituzione da parte dell’ONU della “Giornata Internazionale per
l’eliminazione della violenza contro le donne” (risoluzione 54/134 del 17
dicembre 1999), fissata al 25 novembre e celebrata in Italia dal 2005. Sebbene
nella risoluzione dell’ONU si invitassero i governi, le organizzazioni
internazionali e le ONG a organizzare iniziative e manifestazioni volte a
sensibilizzare l’opinione pubblica, finora questa giornata ha goduto in Italia
di scarso risalto, peraltro dovuto esclusivamente ad alcune associazioni
impegnate nella difesa dei diritti della persona quali Amnesty International,
Telefono Rosa etc.
Per colmare almeno parzialmente questo vuoto, la Soprintendenza per i Beni
Archeologici dell’Emilia-Romagna ha pensato di proporre in occasione del 25
novembre 2012 una serie di iniziative volte a richiamare l’attenzione sul
problema, ma anche ad indagare le radici storiche, culturali e sociali del
fenomeno, in accordo con la propria principale funzione istituzionale. Questa
iniziativa, della durata di tre giorni (23-25 novembre 2012) e che si intitolerà
“Donne nell’antichità. Le radici della civiltà del rispetto”, si aprirà a
Bologna con una Tavola Rotonda dedicata alla discussione e alla
riflessione sulle radici antiche del fenomeno, per articolarsi nei giorni
successivi in una serie di eventi che coinvolgeranno i principali Musei
Archeologici Nazionali della regione Emilia-Romagna (Museo Archeologico
Nazionale di Parma, Museo Archeologico Nazionale di Ferrara),
comprendendo visite guidate, mostre, rappresentazioni teatrali, dibattiti,
concerti, proiezioni, in associazione ad ingressi gratuiti ai luoghi della
cultura, nonché iniziative collaterali quali visite guidate tematiche nei musei
civici distribuiti sul territorio e iniziative didattiche nelle scuole della
regione.
Questo calendario di iniziative potrà, da una parte, contribuire alla
riflessione su un tema spesso alla ribalta delle cronache e per alcuni versi
sentito come lontano o come fatto privato, dall’altra connotarsi come un
appuntamento culturale, da intendersi come una prima occasione di incontro e di
scambio per Enti, Associazioni, mondo dell’Università, della Scuola e della
Ricerca. Una prima occasione che mira a diventare un evento atteso annualmente e
che potrà far scaturire a sua volta altre iniziative sociali e culturali: per
questo motivo e per lo specifico interesse istituzionale, l'iniziativa ha ottenuto l'adesione personale del Presidente della Repubblica, Giorgio
Napolitano.
L’iniziativa, assolutamente priva di scopo di lucro, potrà essere abbinata a
un'eventuale raccolta fondi per una o più associazione direttamente
impegnata nell’assistenza alle vittime di violenza.
Programma dell’iniziativa
L’iniziativa si svolgerà nelle giornate del 23, 24 e 25 novembre 2012 nelle
città di Bologna, Parma e Ferrara, secondo il seguente programma
Venerdì 23 novembre 2012, ore 16,30-19,30
Bologna, Sala Gnudi della Pinacoteca Nazionale
(Via delle Belle Arti, 56)
Tavola rotonda "Donne nell’antichità. Le radici della civiltà del
rispetto"
(ore 16.30) clicca per il depliant
La prestigiosa Sala Gnudi della Pinacoteca Nazionale
di Bologna, scelta in collaborazione con la consorella Soprintendenza per i Beni
Storici, Artistici e Etnoantropologici, ospita una Tavola Rotonda dedicata
alla disamina delle radici storiche e culturali della violenza sulle donne.
La Tavola Rotonda riunirà eminenti studiosi di varie discipline (storia romana,
storia del diritto romano, archeologia e storia dell’arte), accomunati dal fatto
di aver dedicato una parte della propria attività scientifica allo studio del
ruolo della donna nell’antichità: con gli strumenti propri delle rispettive
discipline ma secondo linee generali condivise, essi daranno vita ad una
riflessione che dal passato possa rintracciare le “radici” del fenomeno e
proiettarle nella realtà dei giorni nostri.
Alla Tavola Rotonda, introdotta dal Soprintendente per i Beni Archeologici
dell'Emilia-Romagna, Filippo Maria Gambari, e moderata da Chiara
Cretella prendono parte
Attilio Mastrocinque, Professore ordinario di
Storia Romana e Storia economica e sociale del mondo antico all’Università di
Verona
Ercole e Bona Dea
Federica Pitzalis, Dottore di Ricerca in Etruscologia all'Università
“Sapienza” di Roma
Scettro o conocchia? Valore e ambiguità del contributo archeologico al
dibattito
Francesca
Cenerini, Professore associato di Epigrafia e istituzioni romane
all'Università “Alma Mater” di Bologna
La matrona romana e le molteplici facce del rispetto
Chiara Cretella, Sociologa e volontaria della Casa delle Donne
per non subire violenza di Bologna
Femicidio: un nome nuovo per una storia antica come il patriarcato
La tavola rotonda affronterà anche il fenomeno
della violenza di genere in Italia e nel mondo. Si
forniranno i dati degli ultimi anni riguardanti in particolare i
maltrattamenti in ambito familiare, esaminando l’origine
culturale del fenomeno della violenza, soprattutto di quella domestica, e
analizzando il contesto sociale italiano, dove il ritorno di pesanti stereotipi
di genere sta modificando nelle ultime generazioni anche un sereno percorso di
ricerca dell’identità di genere.
La giornata si concluderà con una riflessione sul percorso compiuto nel
campo della condizione femminile dall’antichità ai giorni nostri, anche con il
contributo di sociologi e/o esponenti delle associazioni impegnate nella lotta
contro la violenza sulle donne, tra cui Luisa Vigetti che presenterà
l'operato dell'Associazione SOS DONNA (linea telefonica per l'aiuto alla
violenza) di Bologna, distribuendo anche materiale informativo.
Al termine, visita guidata sul tema Aggressioni, stragi e martiri.
Immagini della donna. Un itinerario tra i dipinti della Pinacoteca Nazionale
a cura di Anna Stanzani, Storica dell'arte della Soprintendenza per i
Beni Storici, Artistici e Etnoantropologici per le province di Bologna, Ferrara,
Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini
L'evento è gratuito e aperto al pubblico (capacità della sala circa 100 posti a
sedere)
Sabato 24 novembre 2012, ore 9-19
Parma, Teatro Farnese, Galleria Nazionale e Museo Archeologico Nazionale
Palazzo della Pilotta (Strada della Pilotta, 5)
Visite guidate gratuite alla Galleria Nazionale (ore 9 -solo scuole- e
ore 12 -solo pubblico de "Le Troiane")
"Le Troiane” di Euripide, rappresentazione teatrale (ore 10.30)
"Quale impero senza le donne?”, conferenza-visita guidata a
cura di Mario Cesarano (ore 16.30)
Nella suggestiva cornice del Palazzo della Pilotta, che ospita
la Galleria Nazionale, il Teatro
Farnese e il Museo Archeologico Nazionale, si svolgeranno
una serie di eventi che intendono porre l’accento sulla condizione femminile
nell’antichità classica, con particolare riferimento al difficile rapporto con
un potere politico prevalentemente gestito dagli uomini, di cui le donne
potevano subire gli effetti o, più raramente, essere protagoniste.
La giornata si apre alle ore 9 con una visita guidata alla Galleria
Nazionale riservata alle scuole.
Segue, alle ore 10.30, la rappresentazione della tragedia “Le
Troiane”, di Euripide, il dramma che più di ogni altro mette in scena la
violenza in tutte le sue forme attraverso la sfortunata vicenda delle donne di
Troia che, dopo la caduta della loro città e la sconfitta dei loro uomini,
affrontarono il proprio destino con dignità quasi eroica. La tragedia sarà messa
in scena grazie alla collaborazione dall’Associazione allievi del Liceo Ginnasio “G. D. Romagnosi” di
Parma, con l’intento di coinvolgere e sensibilizzare il pubblico scolastico al problema della violenza
contro le donne. Grazie alla disponibilità della
Soprintendenza per il Patrimonio Storico, Artistico e Demoetnoantropologico di
Parma e Piacenza, l’evento avrà luogo nel Teatro Farnese,
incantevole esempio di teatro del XVII secolo interamente realizzato in legno.
Sono disponibili circa 150 posti con prenotazione obbligatoria al Museo
Archeologico Nazionale di Parma, telefono 0521.233718
Al termine della rappresentazione teatrale, verso mezzogiorno, il pubblico dello
spettacolo può partecipare, se lo desidera, a un'ulteriore visita guidata gratuita
alla Galleria Nazionale condotta dagli storici dell'arte della
Soprintendenza per il Patrimonio Storico, Artistico e Demoetnoantropologico di
Parma e Piacenza.
Nel pomeriggio, alle ore 16,30 visita-conferenza di Mario
Cesarano dal titolo "Quale impero senza le donne?”. L'archeologo della Soprintendenza illustrerà
il ciclo scultoreo esposto nelle sale del Museo Archeologico Nazionale
di Parma, rinvenuto nella basilica romana di Veleia e raffigurante i membri
della dinastia imperiale giulio-claudia. L’analisi delle statue fornirà lo
spunto per approfondire il tema del rapporto tra donne e potere nell’antichità
con particolare riferimento al ruolo delle donne nella costruzione della
dinastia giulio-claudia.
Le iniziative sono
destinate a coinvolgere un pubblico il più ampio possibile e come tali saranno
abbinate a un ingresso gratuito al museo.
Domenica 25 novembre 2012, ore 16-20
Ferrara, Museo Archeologico Nazionale
Palazzo Costabili detto di Ludovico il Moro (Via XX Settembre, 122)
“Rappresentare la violenza. La violenza sulle donne nelle arti
visive dalla ceramica greca al moderno cinema, agli spot della politica di
informazione”, incontro-dibattito con corredo di filmati (ore 16)
"Tacchetti Rossi....Scena da uno Stupro", spettacolo (ore 18)
“Sotto i nostri occhi ovvero la non-immagine della violenza contro le donne sui
vasi attici da Spina”, inaugurazione della mostra (ore 19)
Concerto dei maestri Pino Jodice e Giuliana Soscia (ore 19.30)
Presso la sede del Museo Archeologico Nazionale di Ferrara, nel quale sono
raccolti ed esposti i capolavori provenienti dalla
città etrusca di Spina, sarà
organizzato (ore 16.30) un incontro-dibattito sul tema “Rappresentare la violenza. La violenza sulle
donne nelle arti visive, dalla ceramica greca al cinema moderno, agli spot della
politica di informazione”, volto a indagare le diverse modalità di
rappresentazione della violenza sulle donne dall’antichità ad oggi e le reazioni
psicologiche e culturali che esse suscitano.
L’evento, moderato da Paola Saluzzi, giornalista di SkyTg24, alternerà la proiezione di alcuni spezzoni di film relativi
all’argomento ad una riflessione e a un dibattito animato da Alberto Boschi,
docente di Cinematografia presso l’Università degli studi di Ferrara, da Giovanna Cosenza, docente di Semiotica presso l’Università degli studi di
Bologna e da Gemma Marotta, docente di Criminologia e Sociologia
della devianza presso l’Università degli studi di Roma “la Sapienza”.
Segue alle ore 18 lo spettacolo "Tacchetti Rossi....Scena da uno Stupro",
scritto e diretto da Laura Masielli: protagonisti sono i ragazzi del Laboratorio
Teatrale Permanente "La Stazione dei Piccoli Artisti" di Cerveteri (RM) diretti da Maria Concetta Galluso.
Alle ore 19, inaugurazione della mostra allestita con i vasi attici
conservati presso il museo dal titolo “Sotto i nostri occhi ovvero la
non-immagine della violenza contro le donne sui vasi attici da Spina”, legata all’oggetto
dell’evento e al suo fenomeno nel mondo greco/etrusco: l’esposizione, che avrà
la durata di alcuni mesi, sarà ampliata l’8 marzo 2013, in occasione della
Giornata Internazionale della Donna, con l’inserimento di opere fotografiche
degli allievi dell’Accademia delle Belle Arti di Bologna.
Chiude l'iniziativa l'esibizione di Giuliana Soscia
& Pino Jodice Duet -jazz for two keybords- che eseguiranno alcuni
brani recenti dedicati al Tango e al Jazz, "Antiche Pietre" e "Il Tango da
Napoli a Buenos Aires". La fisarmonicista Giuliana Soscia e il pianista Pino
Jodice proporranno una rilettura in chiave jazzistica di alcune famose
composizioni dei grandi Maestri Roberto De Simone e Astor Piazzolla; il concerto
sarà integrato con brani inediti firmati Soscia /Jodice.
Tra le finalità principali dell’iniziativa ferrarese c'è anche sostenere le attività
del Centro Donna Giustizia di Ferrara, che interverrà con propri rappresentanti.
L’iniziativa "Donne nell’antichità. Le radici della civiltà del rispetto", promossa dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici
dell’Emilia-Romagna, è stata proposta e fortemente voluta dal Soprintendente
Filippo Maria Gambari, che ne ha affidato l'organizzazione a un gruppo di
lavoro costituito dai funzionari archeologi della Soprintendenza Simona Carosi,
Mario Cesarano, Laura Forte e Claudia Tempesta coordinati da Annalisa
Pozzi.
L’iniziativa "Donne nell’antichità. Le radici della civiltà del rispetto" è
promossa dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna in
collaborazione con le Soprintendenze per i Beni Storici, Artistici e
Etnoantropologici per le province di Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena, Ravenna e
Rimini e per le province di Parma e Piacenza, la Casa delle Donne per non subire
violenza di Bologna, l'Associazione SOS DONNA Bologna, l'Associazione NOINO.ORG, l’Associazione allievi del Liceo Ginnasio “G. D. Romagnosi” di
Parma, il Centro Antiviolenza di Parma, l’Associazione Culturale "La Stazione dei Piccoli Artisti" di Cerveteri
(RM) e i maestri Pino Jodice e Giuliana Soscia, e con il sostegno di Fondazione
del Monte 1473
Attività correlate
Alle iniziative che caratterizzeranno il fine settimana del 23-25 novembre
saranno collegate alcune attività che, avendo una durata maggiore e un intento
prevalentemente didattico, si propongono di mantenere viva l’attenzione sul tema
anche oltre la giornata del 25 novembre, rivolgendosi in particolar modo alle
scuole. Tra le iniziative di questo tipo, oltre all’organizzazione di una serie
di visite guidate nei musei distribuiti sul territorio, si segnala il progetto
didattico del Museo Nazionale di Parma, che dedicherà approfondimenti specifici
al tema del ruolo della donna nell’antichità anche nella sua programmazione
didattica per l’anno 2012-2013, per il quale sono stati predisposti dei percorsi
specifici, destinati alle scuole elementari e superiori.
Perché dobbiamo fermare l'odio che uccide le donne
di CLIO NAPOLITANO
CARO direttore, i fatti di cronaca di queste settimane hanno riportato al
centro dell'attenzione il tema della violenza sulle donne, tema che può essere
analizzato da tanti punti di vista: sociologico, psicologico, pedagogico e
statistico. In ciascuno di questi campi si possono fare analisi diverse anche
tra specialisti di ciascuna di queste discipline.
Ma ritengo importante che di tali problemi si possa discutere anche tra non
specialisti. Ad esempio quando si legge che nel nostro Paese gli atti di
violenza sulle donne sono drammaticamente aumentati, io mi chiedo se in termini
statistici ciò non sia dovuto al fatto che le norme introdotte nel nostro
ordinamento abbiano incoraggiato la denuncia da parte delle vittime di tali
reati, tenuto conto che la maggior parte di essi vengono commessi nell'ambito
familiare, il più difficile da penetrare.
Tenuto conto che già esistono nel nostro ordinamento leggi abbastanza severe in
materia e che gli atti di violenza sulle donne assumono tante modalità diverse e
vengono attuati i tanti diversi contesti, mi chiedo se sia necessario pensare a
nuove fattispecie di reato o ad aggravanti.
A mio parere sarebbe forse più incisivo accelerare le procedure relative alla
condanna del colpevole o dei colpevoli, una volta che la donna abbia trovato il
coraggio di denunciare il reato e di affrontare il processo la cui lentezza è
cosa nota.
Un'ultima considerazione: mi ha colpito sempre in relazione ai recenti fatti di
cronaca l'uso della parola "femminicidio" per indicare una insana concezione del
genere femminile come presupposto dell'atto di violenza, diverso dal reato di
omicidio.
Non ho dubbi che questo tipo di violenza affondi le sue radici nella
discriminazione di genere, in una concezione proprietaria della donna, in un
certo maschilismo presente nella nostra società.
Tuttavia mi chiedo: le donne che tra tanti innumerevoli pregi hanno anche quello
della fantasia, non potrebbero inventare un'altra parola, avendo istintivamente
colto in "femminicidio" una intonazione di disprezzo? Oppure si tratta di una
diversa sensibilità generazionale?
(Lettera aperta di Clio Napolitano pubblicata su "la Repubblica" del 9 maggio 2012)
GIULIANA SOSCIA & PINO JODICE DUET
La fisarmonicista Giuliana Soscia e il pianista Pino Jodice, attraverso un
affascinante viaggio sonoro a ritmo di Tango, tratto dall’album "Il Tango da
Napoli a Buenos Aires”, propongono una rilettura in chiave jazzistica di alcune
note composizioni dei due grandi Maestri : Roberto De Simone e Astor Piazzolla,
che per l’occasione i due artisti ricorderanno per il 20°anniversario della sua
scomparsa; completeranno il concerto con brani inediti firmati Soscia /Jodice.
“Il Tango da Napoli a Buenos Aires” nasce da un progetto realizzato nel 2008 in
occasione di un concerto presso il Teatro dell’Opera di Ankara, ne segue questo
particolare lavoro discografico pubblicato nel 2010 che ha ricevuto gli elogi
del Maestro Roberto De Simone il quale si esprime così : “Non posso esimermi
dall’esprimere il mio più sincero placet ”.
Giuliana Soscia fisarmonicista ,
pianista e compositrice , vanta un particolarissimo percorso artistico e
creativo di anni di studio e sperimentazioni, dalle sale da concerto agli studi
televisivi di RAI UNO e RAI DUE, una delle poche fisarmoniciste jazz donne al
mondo “…che senza ombra di dubbio possiamo considerare tra i/le più
prestigiosi/e fisarmonicisti/e Jazz d'Italia…(B.Pollacci)”, vincitrice tra i
quali il trofeo ”Sonerfisa” e Premio alla carriera nell’ambito del Premio
Internazionale città di Castelfidardo e nel 2005 il prestigioso “XXXV Premio
Personalità Europea” presso il Campidoglio. Dal 2000 al 2008 è presente in vari
programmi televisivi, in qualità di musicista e conduttrice su RAI UNO e Rai
DUE, inclusa una sua rubrica musicale nell’ambito del programma Uno Mattina su
Rai Uno, nel 2007 dedicata al jazz e alla musica classica con tanti ospiti
illustri del panorama musicale italiano. Si esibisce come fisarmonicista solista
con la SNJO Scottish National Jazz Orchestra , con la PMJO Parco della Musica
Jazz Orchestra, con la Power Jazz Unusual Orchestra e la Salerno Jazz Orchestra,
con le Orchestre d’Archi “Milano Classica”, “Rossini”, “Tartini”. Ha al suo
attivo numerose incisioni come fisarmonicista solista e compositrice. Prima
fisarmonicista a partecipare al prestigioso Festival Lucca Jazz Donna 2010,
immagine del Lucca Jazz Donna 2011 e del vinile LJ Donna 2010 Vol. I.
Pino Jodice
compositore, arrangiatore e direttore d’orchestra , jazzista tra i più affermati
in ambito internazionale, Docente di Composizione jazz presso il Conservatorio
di Musica D.Cimarosa di Avellino. Fondatore e Direttore della “Power Jazz
Unusual Orchestra”, collabora anche come pianista, compositore e arrangiatore
nell’Orchestra Jazz dell’Auditorium Parco della Musica di Roma la PMJO, come
arrangiatore con la Scottish National Jazz Orchestra, con la Salerno Jazz
Orchestra, ecc. Vince numerosissimi concorsi internazionali di composizione e
arrangiamento per orchestra jazz e svolge una intensa attività concertistica, ha
collaborato e continua ad esibirsi con i più grandi jazzisti internazionali tra
i quali: M.Stern, T.Smith, K.Weelher, Y.Lateef, D.Oatts, B.Holmann, R.Galliano,
G.Garzone, F.Tiberi, U.Cane, G.Burton, J.Scofield, M.Portal, B.Brookmayer, D.Di
Piazza, E.Rava, P.Fresu, e tanti altri.
I due jazzisti Giuliana Soscia & Pino Jodice collaborano da diversi anni in Duo
e in Quartetto ed oltre ad aver ricevuto rilevanti apprezzamenti da parte di
pubblico e critica internazionale , sono impegnati con questo loro progetto in
un’intensa attività concertistica nei più importanti festival Jazz e rassegne
concertistiche ( Auditorium Parco della Musica di Roma, Roccella Jazz Festival,
Casa del Jazz di Roma, IIC di Addis Abeba , Teatro dell’Opera di Ankara, EJE
European Jazz Festival di Cagliari, Lucca Jazz Donna, Polo Jazz Festival di
Caserta, Festival Jazz di Villa Celimontana di Roma, Piombino Jazz, Bussinjazz
Festival, Iternational Accordion Festival di Castelfidardo , Villa Pignatelli e
Villa Floridiana di Napoli, XXVII Festival delle città Medievali e tanti altri,
nei più importanti jazz club italiani ), ospiti nel programma radiofonico”La
stanza della Musica” Radio 3 ,“Notturno Italiano” Radio Rai International e la
Radio nazionale Turca e Radyo Odtu, Tele Radio Stereo, Radio città futura, Radio
svariate volte nel programma televisivo Uno Mattina su RAI UNO, al TG2 .it su
RAI DUE, nel “Festival Internazionale del vino 2010” su Rai Uno. Pubblicano
insieme i seguenti CD :“Latitango”(2008 Splash Records / IRD) , “Antiche Pietre”
( 2009 Alfamusic / Egea ), “Il Tango da Napoli a Buenos Aires” (2010 Alfamusic /
Egea ), “Contemporary ” (Wide Sound 2012) e “The First Voyage of Sindbad” ( 2012
Alfamusic / Egea) , quest’ultimo con la partecipazione straordinaria
dell’iracheno Raed Khoshaba
Report pubblico eventi "Donne nell'antichità" (BO, PR, FE 23-25/11/2012)
Bologna, Pinacoteca Nazionale (23/11/2012) 50
Parma, Museo Archeologico Nazionale (24/11/2012) 49
Ferrara, Museo Archeologico Nazionale (25/11/2012) 200
Pagina a cura di Carla Conti