STRADE suggerite dai materiali esposti nel museo archeologico, strade da
antichi luoghi della città e del territorio modenese, come quella scoperta nel
parco Novi Sad o i percorsi dei pellegrini etruschi lungo i valichi
dell’Appennino, come la “via dell’ambra” o le rotte percorse dagli esploratori
modenesi nell’800 o evocate dai materiali della raccolta del lavoro contadino e
artigiano di Villa Sorra.
Storie, ricordi e testimonianze da mondi lontani suggeriscono modi diversi
per osservare la strada
STRADE
Al Museo si incontrano le strade del mondo
dal
15 dicembre 2013 all'8 giugno 2014
Progetto, mostra, agenda al Museo Civico Archeologico Etnologico di Modena. Inaugurazione il 15 dicembre
Museo Civico Archeologico Etnologico - Palazzo dei Musei
Largo Porta Sant'Agostino, 337 - Modena
info 059 2033100 - 059 2033125
La mostra e l'agenda interculturale 2014 sono l'esito di un progetto che il Museo ha condiviso con un gruppo di cittadini modenesi provenienti da 15 diversi del mondo
domenica 15 dicembre 2013, ore 17
Museo Civico Archeologico Etnologico
Presentazione del progetto e inaugurazione della mostra in presenza di
Cécile
Kyenge, Ministra per l'Integrazione
Durante la presentazione, Magda Siti e Stefano Vercelli leggeranno alcune
storie di strada raccontate dai partecipanti.
A seguire brindisi augurale, degustazione di cibo di strada e consegna
dell'agenda.
Il percorso all'interno dei Musei Civici sarà animato dalla presenza di artisti
di strada
Orari: martedì - venerdì 9/12; sabato e festivi 10/13 e 15/18
(chiuso le mattine del 25 dicembre e 1 gennaio e i pomeriggi del 24 e 31
dicembre)
Ingresso gratuito
Visite gratuite per le scuole: prenotazioni mymemo.comune.modena.it/itinerari
info 059 2033110
Museo Civico Archeologico Etnologico - Palazzo dei Musei
Largo Porta Sant'Agostino, 337 - Modena - 059 2033100 - 059 2033125
www.comune.modena.it/museoarcheologico
Interviste, slide show, postazioni multimediali, testimonianze dei
partecipanti, installazioni e oggetti delle raccolte. In sinergia tra loro per
consentire al visitatore di comprendere il senso di un percorso partecipato.
Sono gli elementi al centro della mostra “Strade” al Museo Civico Archeologico
Etnologico di Palazzo dei Musei a Modena che inaugura il 15 dicembre alle 17 con
il ministro per l’integrazione Cécile Kyenge.
Le strade dalle quali la Terra viene percorsa, modellata, unita o separata: è il
tema su cui il Museo e la Casa delle Culture in collaborazione con docenti
dell’Ateneo, hanno lavorato da settembre 2012 a giugno 2013 con un gruppo di
cittadini modenesi provenienti da quattro continenti. A partire dalle strade
rappresentate, suggerite, evocate dai materiali esposti in Museo si sono
intrecciate le testimonianze raccolte, partecipate e discusse nel gruppo. Il
dialogo ha congiunto idealmente le strade di Argentina, Congo, Albania, Marocco,
Colombia, Romania, Russia, Turchia, Ucraina, Filippine, Perù, Togo, Camerun,
Costa D’Avorio, Bangladesh. E dal dialogo è nata la struttura della mostra,
allestita nella Sala Boni del Museo, che è divisa in cinque sezioni. Lungo la
strada: le strade dei migranti, dei pellegrini, delle merci … protagonisti il
viaggiatore e la sua meta; In strada: la strada come biblioteca di memorie e
saperi, luogo di socializzazione, amplificatore di rituali che coinvolgono la
comunità; Perdersi e trovarsi: la strada come simbolico rito di passaggio
declinato fra codici, segni e linguaggi, dalle favole della tradizione
occidentale alle esperienze iniziatiche dei giovani africani; Le nostre strade:
dove si sedimenta la memoria pubblica e privata degli individui con nomi di
strade che non appartengono solo alla toponomastica ufficiale, ma anche e
soprattutto a quella “alternativa” che modenesi e cittadini stranieri
attribuiscono a luoghi della città.
Come per gli altri progetti partecipati del Museo realizzati negli anni scorsi,
è stata realizzata con l’IBC l’agenda interculturale 2014 (in omaggio
all’inaugurazione e successivamente in vendita).
Suole di sandali in legno dal sarcofago di Piazza Matteotti. IV secolo d.C.
Museo Civico Archeologico Etnologico di Modena
Dopo l’esperienza dei progetti Choose the Piece (2009) e This Land is your
Land (2011), il Museo Civico Archeologico Etnologico di Modena ha acquisito
pianamente la dimensione di luogo condiviso, in grado di intercettare gli
interessi di una città in cui la componente di cittadini di origine straniera
arricchisce le nostre relazioni e stimola la nostra progettualità.
Per proseguire questo dialogo che è ormai diventato parte integrante dei compiti
del Museo, così come delle vite delle persone che in esso operano, ha preso
avvio un nuovo progetto interculturale, che anche in questo caso avrà come
output finale una mostra accompagnata da un’agenda /catalogo, seguita da una
serie di eventi.
Dopo LAND/TERRA, concetto così ampio da prestarsi a innumerevoli letture, ecco
le STRADE dalle quali la terra viene percorsa, modellata, unita o
separata: questo è il tema su cui si è lavorato da settembre 2012 fino a giugno
2013 con un gruppo di cittadini modenesi composto da uomini e donne provenienti
da quattro continenti.
Il dialogo, come di consueto, si è sviluppato a partire dalle STRADE
rappresentate e suggerite da materiali esposti in museo o da antichi luoghi
della città e del territorio modenese: dalla strada recentemente scoperta al
parco Novi Sad, ai percorsi dei pellegrini etruschi lungo i valichi
dell’Appennino, dalla “via dell’ambra” alle rotte percorse dagli esploratori
modenesi nell’800 o evocate dai materiali della raccolta del lavoro contadino e
artigiano di Villa Sorra.
Dai numerosi incontri sono emerse storie, ricordi, e testimonianze da mondi
lontani: nessuna di queste si propone di esaurire le problematiche che affronta,
ma semplicemente di suggerire sguardi diversi e plurali con cui osservare la
strada.
Il Museo Civico Archeologico Etnologico di Modena, custode delle memorie
del proprio territorio, e la Casa delle Culture, punto di raccolta di
storie di “altre terre”, mettono in gioco la propria vocazione ed esperienza per
offrire spunti e stimoli ad una riflessione corale che vede coinvolti anche
docenti dell’Università di Modena e Reggio Emilia.
I partecipanti al progetto sono al tempo stesso cittadini modenesi e portatori
di una cultura diversa. Sono figure di riferimento nell’ambito della propria
comunità di appartenenza e il loro coinvolgimento si basa sulla consapevolezza
delle ricadute positive che un’iniziativa di questo tipo può generare in termini
di armonia sociale e sviluppo del dialogo interculturale.
Attraverso le testimonianze raccolte, partecipate e discusse all’interno del
gruppo, è stato possibile congiungere idealmente le strade di Argentina, Congo,
Albania, Marocco, Colombia, Romania, Russia, Turchia, Ucraina, Filippine, Perù,
Togo, Camerun, Costa D’Avorio, Bangladesh.
Modena. Strada romana ricostruita presso il parco archeologico Novi Ark
La mostra, l’agenda, il calendario
La mostra è allestita in una delle nuove sale di recente acquisizione del
museo, la Sala Boni. I visitatori sono accolti da un richiamo alle
celeberrime “impronte di Laetoli”, le più antiche orme di primati bipedi della
storia, che in questo contesto evocano l’inizio di un cammino che non si è mai
interrotto.
L’allestimento è scandito dalla successione di sezioni che rappresentano i
principali filoni del dialogo partecipato.
- Lungo la strada: dalle strade dei migranti, a quelle dei pellegrini, a quelle
delle merci … infiniti percorsi che hanno come protagonisti il viaggiatore e la
sua meta
- In strada: la strada come biblioteca di memorie e saperi, come luogo di
aggregazione e socializzazione, come amplificatore di cerimonie e rituali che
coinvolgono la comunità
- Perdersi e trovarsi: la strada come simbolico rito di passaggio declinato fra
codici, segni e linguaggi, dalle favole della tradizione occidentale alle
esperienze iniziatiche dei giovani africani
- Le nostre strade: nelle strade si sedimenta la memoria pubblica ma anche
quella privata degli individui e i nomi delle strade ne comunicano i
significati. Nomi che non appartengono solo alla toponomastica ufficiale ma
anche e soprattutto a quella “alternativa” che modenesi e cittadini stranieri
attribuiscono al alcuni luoghi della città.
Sono esposti svariati oggetti dalle raccolte archeologiche del museo e in
particolare, tra le Strade di cui si parla, vengono presentati i casi
archeologici di Via Emilia a Modena e soprattutto strada del NoviArk.
La sinergia fra interviste, slide show, postazioni audio e multimediali,
testimonianze originali dei partecipanti, installazioni e oggetti delle raccolte
del Museo consente al visitatore di comprendere il senso di un percorso
partecipato.
Monete da Ponte d’Ercole, Museo Civico Archeologico Etnologico di Modena
L’agenda interculturale, prodotta per la prima volta nel 2010 nell’ambito del
progetto Choose the Piece, è stata ideata dal museo Civico Archeologico
Etnologico come veicolo privilegiato per diffondere i risultati dei progetti
realizzati con la partecipazione attiva di gruppi di migranti.
Riconoscendo al Museo di Modena un impegno concreto sui temi
dell’interculturalità, l’Istituto Beni Culturali dell’Emilia-Romagna, che da
anni rivolge particolare attenzione a queste dinamiche di dialogo partecipato in
ambito museale, ha significativamente contribuito alla realizzazione delle
agende 2010, 2012, 2014.
L’edizione 2014 (in omaggio il giorno dell’inaugurazione, in vendita nei giorni
successivi presso il bookshop del Palazzo dei Musei a 7 euro) contiene come di
consueto le festività di tutti i paesi coinvolti e raccoglie testi e immagini
della mostra che accompagneranno chi la sfoglia per tutto il 2014.
Come consuetudine il calendario 2014 viene dato in omaggio al pubblico presente
il giorno dell’inaugurazione e i giorni successivi. Realizzato da oltre 10 anni
grazie al contributo degli Amici dei Musei, nell’anno 2014 troverà diffusione
anche nelle scuole alle quali è stato proposto di visitare la mostra.
In considerazione del valore educativo e del potenziale comunicativo di cui
la mostra è portatrice, il Museo ha elaborato per le scuole di Modena una
proposta di visita “partecipata” per favorire la riflessione sulle proprie
strade e la scoperta di nuove strade.
Le visite, guidate dai curatori della mostra, sono rivolte gratuitamente alle
scuole primarie e secondarie del Comune di Modena (prenotazione on-line al sito
mymemo.comune.modena.it/itinerari; informazioni al numero 059 2033117)
La giornata inaugurale
Domenica 15 dicembre alle ore 17 al Palazzo dei Musei, Museo Civico Archeologico
Etnologico, Sala Boni
All’inaugurazione è presente il Ministro per l’Integrazione Cécile Kyenge
Il programma prevede i saluti delle istituzioni, la presentazione del progetto
STRADE, l’inaugurazione dell’esposizione, la distribuzione gratuita dell’agenda
e del calendario interculturale 2014, il brindisi con degustazione di cibi di
strada.
Nel corso della presentazione Magda Siti e Stefano Vercelli leggeranno
alcune “storie di strada” raccontate dai partecipanti del progetto.
Il percorso all’interno dei Musei Civici per raggiungere la Sala Boni sarà
animato dalla presenza di artisti di strada.
Pillole di strade
• Fra le strade “raccontate” dai migranti, una ha acquisito un valore
speciale per Modena. Si tratta della Trochita, una strada ferrata quasi
alla fine del mondo progettata da un migrante italiano: Guido Amadeo Jacobacci.
Nei volumi che raccolgono le storie di migranti modenesi mai era comparsa quella
di Jacobacci, quindi si tratta di una vera sorpresa anche per gli autori di
queste ricerche. Ingeniero Jacobacci è il nome della località capolinea della
Trochita e porta il nome dell’ ingegnere modenese che emigrò in Argentina dove
progettò la costruzione di linee ferroviarie per l’impresa del suocero,
originario di Siena. Le sue spoglie, precedentemente conservate, nel cimitero De
La Recoleta a Buenos Aires, nel settembre 2004, su richiesta della comunità
jacobaccina, sono state trasferite nella località che ha preso il suo nome.
L’autorizzazione al trasferimento è stata data dalla bisnipote Claudia Sueiro
Jacobacci con la quale stiamo cercando di metterci in contatto.
Locomotiva lungo la Trochita. Foto Mauro Terzi
• La Transiberiana, lunga quasi 10.000 chilometri, è la più lunga linea
ferroviaria del mondo. Un accordo fra Google e le Ferrovie Russe ha consentito
di proporre un viaggio virtuale che parte dalla stazione Kurskaja di Mosca e in
27 percorre 9226 chilometri, attraversa 7 fusi orari, 12 regioni, 87 città.
Osservando il paesaggio dal finestrino del treno si può essere accompagnati dal
rumore delle rotaie, dal suono di una balalaika oppure dalla lettura di classici
russi. Questa è la straordinaria esperienza che si può fare nella mostra STRADE
dove un postazione è dedicata a “sperimentare” la mitica Transiberiana per tutto
il tempo che si desidera, fermo restando l’orario di chiusura del Museo …
• Forse i Modenesi che non sapevano che accanto ai nomi che nel tempo hanno
attribuito a luoghi particolari della città (Il gallo, La bruciata. L’Angolo dei
Cretini …), esiste una toponomastica multietnica costituita dai nomi con
i quali intere comunità “mappano” la città: dalla Piazza della cacca al Largo
dei nudi fino alla misteriosa “Coop di Kelle” di cui in mostra verrà svelata
l’origine.
Curi, conchiglie utilizzate come denaro in alcune paesi dell’Africa
Brevi testi e testimonianze presenti in mostra
TU CHE SEI IN VIAGGIO, SONO LE TUE ORME (Antonio Machado)
Tu che sei in viaggio, sono le tue orme
la strada, nient’altro;
tu che sei in viaggio, non sei su una strada,
la strada la fai tu andando.
Mentre vai si fa la strada
e girandoti indietro
vedrai il sentiero che mai
più calpesterai…
“Quando si intraprende una strada, quella strada nel bene o nel male influenza la tua vita” (Idris, Marocco)
“Nella cultura russa prima di partire e intraprendere un cammino, ci si congedava da tutti come se non si dovesse più tornare e si rimaneva per qualche minuto seduti sui bagagli prima di attraversare la soglia: era il rituale dell’addio. Lo spirito nomade mi è rimasto dentro: ho sempre la valigia pronta e prima di ogni partenza mi ci siedo sopra per qualche minuto … per pensare a quello che potrei avere dimenticato" (Sergej, Russia)
“Al di sotto della ferrovia che unisce San Pietroburgo a Mosca, la prima parte della cosiddetta Transiberiana, sono conservate le ossa degli operai che persero la vita durante i lavori” (Sergej, Russia)
“Via Lattea è la denominazione di un’antica strada che collegava l’Ucraina al Mar Nero. I mercanti che la percorrevano per procurarsi il sale si orientavano con le stelle. Con il passare del tempo la strada diventò bianca a causa della grande quantità di sale che si perdeva durante il percorso. Nelle notti limpide il candore della strada si confondeva con la lucentezza delle stelle”. (Roksolana, Ucraina)
“Nella strada e sulla strada c’è tanto tempo: per osservare, parlare, ascoltare” (Kindi, Congo)
“La strada è musica: in Africa c’è una colonna sonora continua. Se da una casa proviene una musica, nel giro di poco tempo si forma un gruppo di persone che ascolta e balla” (Joachim, Costa d’Avorio).
“Kiev è la città dei castagni. Nel periodo della fioritura, di notte, i rami dei castagni, al contatto con la luce lunare, sembrano decorati da infinite piccole candele” (Roksolana, Ucraina)
“La casa del mio bisnonno si trovava su un incrocio davanti ad un grande albero, simbolo della mia famiglia. Quando i colonialisti decisero di abbattere l’albero per costruire una strada, il mio bisnonno si legò all’albero. Venne frustato, torturato, preso con la forza e rinchiuso in carcere. Adesso, al posto dell’albero, c’è una grande casa, priva di alberi” (Kindi, Congo).
“Le strade di Buenos Aires sono magiche, hanno visto la mia storia, hanno visto i miei amori. Ma quelle stesse strade, ai tempi della dittatura, non si potevano più percorrere” (Nora, Argentina).
Le nostre strade. Le strade di Buenos Aires. Foto Mauro Terzi
Promosso da: | Comune di Modena –Assessorato alla Cultura, Istruzione, Politiche sociali, Centro Stranieri, Museo Civico Archeologico Etnologico di Modena, Associazione Casa delle Culture di Modena, Università di Modena e Reggio Emilia in collaborazione con IBC Regione Emilia-Romagna e Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna |
Inaugurazione: | domenica 15 dicembre 2013, ore 17 - Presentazione del
progetto e inaugurazione della mostra in presenza di Cécile Kyenge,
Ministra per l'Integrazione. Nel corso della presentazione Magda Siti e
Stefano Vercelli leggeranno alcune storie di strada raccontate dai
partecipanti. A seguire brindisi augurale, degustazione di cibo di strada e consegna dell'agenda. Il percorso all'interno dei Musei Civici sarà animato dalla presenza di artisti di strada |
Quando: | da domenica 15 dicembre 2013 a domenica 8 giugno 2014 |
Orari: | martedì-venerdì 9-12 - sabato, domeniche e
festivi 10-13 e 15-18 (chiuso le mattine del 25 dicembre e 1 gennaio e i pomeriggi del 24 e 31 dicembre) |
Biglietto: |
Ingresso gratuito |
Prenotazione: | prenotazioni mymemo.comune.modena.it/itinerari info 059 2033110 059 2033125 |
Città: | Modena |
Luogo: | Museo Civico Archeologico Etnologico |
Indirizzo: | Palazzo dei Musei, Largo Porta Sant'Agostino 337 |
Provincia: | Modena |
Regione: | Emilia-Romagna |
Sito internet: | www.comune.modena.it/museoarcheologico/ |
editing Carla Conti
per ulteriori informazioni e materiale stampa rivolgersi al Comune di Modena