Comune di Galeata (FC), Comune di Bibbiena (AR), Soprintendenza Archeologia dell'Emilia-Romagna, Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana, Museo Civico “Mons. Domenico Mambrini”, Museo Archeologico "Antonio Santarelli" di Forlì, Museo archeologico del Casentino “Piero Albertoni”
Dalle radici umbro-etrusche di Mevaniola ai rapporti che hanno sempre legato l'alta valle del Bidente e la Romagna interna al versante toscano dell'Appennino. In mostra a Galeata storie di riti e miti, di culti condivisi e di linguaggi comuni del sacro
Antichi culti preromani fra Romagna e
Casentino
Luoghi misteriosi in cui l’uomo si è
affidato alla dimensione del sacro
da sabato 27 settembre a lunedì 8 dicembre 2014
Museo Civico "Monsignor Domenico Mambrini"
Via Borgo n. 22 a Pianetto di Galeata (FC)
La mostra è aperta
nelle giornate di Sabato e domenica 9.30-12.30 e 15-18
Possibilità di aperture su richiesta e prenotazione
Per info: Ufficio Cultura del Comune di Galeata
Tel. 0543.975428-29 - e-mail
cultura@comune.galeata.fc.it
inaugurazione Sabato 27 settembre 2014, ore 16
con saluti di
Elisa Deo, Sindaco di Galeata
Daniele Bernardini, Sindaco di Bibbiena
Caterina Mambrini, Direttrice del Museo civico “Mons. Domenico Mambrini”
Luca Santini, Presidente del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi
e interventi di
Marco Edoardo Minoja, Soprintendente per i Beni Archeologici dell’Emilia
Romagna
Francesco Trenti, Direttore del Museo archeologico del Casentino “Piero
Albertoni”
Salivano a quel luogo misterioso, uno specchio d'acqua sul monte Falterona
che come vero “santuario d’altura” richiamava gli abitanti dei due versanti
dell’Appennino. Quelle acque sorgive divennero in breve luogo di culto e
deposito di stipi votive per le antiche genti che popolavano il territorio alto
bidentino e che avevano contatti con il mondo etrusco, rinsaldati dalle comuni
frequentazioni.
È da quel luogo sacro, il Lago degli idoli, che
arriva un corpus di eccezionali reperti etruschi - di norma conservati nel Museo
Archeologico del Casentino “Piero Albertoni” di Bibbiena (AR) - a testimoniare
il senso della sacralità nel mondo antico.
Allestita fino all'8 dicembre 2014 nel Museo Civico “Mons. Domenico Mambrini” a
Pianetto di Galeata (FC), la mostra “Antichi Culti preromani fra Romagna e
Casentino” intende mettere in luce i rapporti che legano l’alta valle
del Bidente all’etnia etrusca nei secoli che precedono la fase di
"colonizzazione" dell'età romana.
Dalle sorgenti appenniniche le "vie d'acqua" sembrano disegnare le vie di
penetrazione dal cuore della penisola, con tutto il loro carico di conoscenze e
culture che si intrecciano e contaminano.
Ecco allora esposti i corredi di Pianetto (Risecco), di Raggio (Santa Sofia)
–provenienti dal Museo Archeologico Santarelli di Forlì- e di Voltre (Civitella
di Romagna) ad affiancare gli straordinari reperti etruschi del Museo di
Galeata, come il bronzetto equestre di VI sec. a C.
Oltre a valorizzare le radici umbro-etrusche di Mevaniola, la città di cui
Galeata è l'erede, la mostra rappresenta un'importante occasione per mettere in
luce i rapporti che fin dall'antichità hanno legato l'alta valle del Bidente, e
più in generale la Romagna interna, al versante toscano dell'Appennino.
La fitta trama dei rinvenimenti delinea sul territorio gli antichi percorsi di
transito, mentre le profonde consonanze tra le popolazioni preromane
centro-italiche sono evidenziate dall'adesione ad un linguaggio comune del
culto, in cui la sacralità delle fonti e delle sorgenti appenniniche occupa un
posto di primo piano.
Promossa da Comune di Galeata (FC), Comune di Bibbiema (AR), Soprintendenza Archeologia dell'Emilia-Romagna, Soprintendenza per i Beni
Archeologici della Toscana, Museo Civico “Mons. Domenico Mambrini”, Museo
Archeologico "Antonio Santarelli" di Forlì e Museo archeologico del Casentino
“Piero Albertoni”, l'esposizione è stata realizzata in quell'ottica di
collaborazione istituzionale che caratterizza da anni l'operato dei soggetti
pubblici e privati coinvolti a diverso titolo nella tutela e nella
valorizzazione del patrimonio archeologico di Galeata. La mostra nasce da
un progetto comune con il Museo di Bibbiena, in cui sono conservati i reperti
provenienti dal Lago degli idoli, ed è l'occasione per sperimentare un sistema
museale tra le due Istituzioni che si prefigge di proseguire il cammino
intrapreso dando vita, nel corso del prossimo anno, ad una mostra a Bibbiena che
avrà come filo conduttore la permanenza del senso di sacralità nel tempo,
declinato quale motivo determinante nella scelta degli eremi, come nel caso di
Ellero e della abbazia da lui fondata.
All'inaugurazione di sabato 27 settembre, alle ore 16, intervengono il Sindaco
di Galeata Elisa Deo, il Sindaco di Bibbiena Daniele Bernardini, la Direttrice
del Museo civico di Galeata Caterina Mambrini, il Presidente del Parco Nazionale
delle Foreste Casentinesi Luca Santini, il Soprintendente per i Beni
Archeologici dell’Emilia-Romagna Marco Edoardo Minoja e il Direttore del
Museo archeologico del Casentino “Piero Albertoni” Francesco Trenti.
La mostra rimarrà aperta fino all’8 dicembre 2014, sabato e domenica
9.30-12.30/15.00-18.00 – anche aperture su richiesta e prenotazione.