SE GLI UOMINI NON TRAMANO… LO FANNO LE DONNE
a cura di Mario Cesarano e Valentino Nizzo
mostra
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FERRARA, Museo Archeologico Nazionale
Via XX Settembre n. 122

Nella letteratura antica, le donne che tessono sono donne di rango, da Arianna a Penelope, da Elena ad Aracne, da Procne a Filomela. In questa sapienza si annida la loro capacità di tessere e gestire anche relazioni sociali e familiari

Musa (particolare). Cratere a volute, V sec. a.C. – Museo Archeologico Nazionale di FerraraSe gli uomini non trAmano… lo fanno le donne
mostra a cura di Mario Cesarano e Valentino Nizzo

dal 24 novembre 2013 al 16 febbraio 2014
dal martedì alla domenica, dalle 9.30 alle 17

ingresso € 5,00

L’esposizione sfrutta il ricco patrimonio del Museo Archeologico Nazionale di Ferrara per ridisegnare la figura della donna nell’antichità. Con questa mostra, i curatori Mario Cesarano e Valentino Nizzo sfatano il luogo comune che vede nella tessitura un’attività minore che confina la donna all’ambito domestico, dimostrando al contrario che nella tradizione antica le donne che tessono, da Arianna a Penelope, da Elena a Filomela, sono donne di rango, un dato ampiamente confermato anche dai corredi funebri che ci vengono dal passato.
L'allestimento parte da una selezione di reperti del museo per aprirsi a un discorso più ampio che integra fonti letterarie e dati archeologici, esaminando il mondo femminile nell’antichità sotto ogni suo aspetto.
Partendo dal confronto tra due culture vicine e lontane al tempo stesso, quella etrusca e quella greca, viene presentato il ruolo della donna all’interno della società etrusca anche attraverso l’esposizione di due significativi corredi.
Il percorso espositivo prosegue descrivendo i momenti più quotidiani della vita femminile, come quelli legati alla cura del corpo, alla bellezza e alla moda, ma soprattutto a tutte quelle attività domestiche, a cominciare dalla tessitura e dal banchetto, che vedono la padrona di casa autentico fulcro e punto di riferimento.
Sono anche presi in considerazione aspetti cultuali e rituali che presuppongono l'importante presenza di divinità femminili afferenti alla sfera della fertilità, della morte e della rinascita.
Il ricco patrimonio del museo ha permesso infine di approfondire il racconto che, attraverso il repertorio iconografico vascolare a disposizione, ridà voce a importanti figure femminili del mito come dee, valorose combattenti o personaggi tragici.
Aperta fino a domenica 16 febbraio 2014, la mostra illustra il rapporto tra la donna e il mondo della tessitura, insinuando provocatoriamente che all’abilità al telaio corrisponda un’ancor più raffinata capacità di tessere relazioni politiche, sociali o familiari.

info www.archeoferrara.beniculturali.it

L'esposizione è legata all'incontro in programma domenica 15 dicembre 2013 (ore 10,30) dal titolo é "Donne e uomini: la cultura della non violenza", a cura dell'Associazione FIDAPA.
Intervengono la psicologa Deanna Marescotti e l'antropologa Silvia Pellino, socie Fidapa, il coordinatore del Centro di Ascolto uomini maltrattanti di Ferrara, Michele Poli, e una delle autrici di “Questo non è amore”, venti storie di violenze domestiche sulle donne, libro-inchiesta finalista al Premio Estense 2013.

La mostra è promossa dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna in collaborazione con Bal’danza, Gruppo Archeologico Ferrarese, volontarie dell'Arci Servizio Civile, Associazione Centro Ascolto Uomini Maltrattanti di Ferrara, Associazione FIDAPA, Associazione Centro Donna Giustizia, Associazione badanti “Nadiya-Onlus” e Scuola di Moda e Sartoria di Lorella Chinaglia, con il sostegno di Fondazione del monte di Bologna e di Ravenna 1473 e Farmacie dottor Gian Carlo di Zanetti E.S.F.


Media partner Forma Urbis   


Nella foto: Musa (particolare). Cratere a volute, V sec. a.C. – Museo Archeologico Nazionale di Ferrara