La Soprintendenza Archeologia belle arti e paesaggio di Bologna aderisce a EnERgie Diffuse, settimana di promozione della cultura in Emilia-Romagna organizzata dalla Regione, con due iniziative a Carpi e Bologna
CARPI (MO)
Castello dei Pio
Piazza Martiri n. 68
Giovedì 11 ottobre 2018, dalle ore 17 alle 20
Storia ed
evoluzione di Palazzo Castelvecchio, dai Pio ai giorni nostri
Incontro pubblico
La Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città
metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara e il
Comune di Carpi promuovono un incontro per presentare a cittadini e turisti gli
esiti delle indagini archeologiche effettuate nel Palazzo Castelvecchio.
Dopo i saluti istituzionali (alle ore 17) del vicesindaco di Carpi
Simone Morelli e di Cristina Ambrosini, Soprintendente
Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le
province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, la Direttrice dei Musei di Palazzo
dei Pio Manuela Rossi illustrerà la temperie storico artistica
nella quale si inseriscono le vicende del Palazzo in relazione alla famiglia dei
Pio.
Seguono gli interventi dell'archeologa della Soprintendenza Sara Campagnari,
che ha diretto lo scavo, che illustrerà gli importanti rinvenimenti che
consentiranno di precisare le conoscenze sul tessuto insediativo carpigiano in
epoca medievale e rinascimentale.
L'incontro fornirà anche l'occasione per parlare dell'evoluzione del palazzo
sotto il profilo storico-architettonico grazie al contributo dell’architetto
della soprintendenza Emanuela Storchi.
Infine, alle ore 19, visita guidata al Palazzo dei Pio, per conoscere la
fase più antica dell'edificio, e alla Chiesa della Sagra, a cura dei Musei di
Palazzo dei Pio, e concomitante attività didattica per i bambini
Un momento dell'incontro sulle indagini archeologiche effettuate nel Palazzo
Castelvecchio
Info e prenotazioni: segreteria dei Musei di Palazzo dei Pio 059 649955
La partecipazione all'iniziativa dà diritto a 3 crediti formativi professionali sia per gli iscritti all'Albo degli Ingegneri che per gli iscritti all’Ordine degli Architetti P.P.C.
BOLOGNA
Palazzo Ancarano, sede della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio
per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e
Ferrara
Via Belle Arti n. 52
Sabato 13 ottobre 2018, dalle ore 9,30 alle 12,30
Chi rompe non
paga (e i cocci sono i nostri)
Vieni da noi, gioca, impara: iniziativa per i
più piccoli
clicca qui per scaricare "Il mestiere dell'archeologo"
È obbligatoria la
prenotazione fino a esaurimento posti di max 10 bambini per turno:
I° turno ore 9.30-11, II° turno ore 11-12.30
Le prenotazioni si ricevono dal 27 settembre al 10 ottobre compreso a
sar-ero.biblioteca@beniculturali.it (attendere e-mail di conferma)
Nell'ambito dell'Open Day di EnERgie Diffuse (13 e 14 ottobre 2018), la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara propone un'iniziativa ludico didattica per bambini dai 6 agli 11 anni spalmata su due turni, il primo dalle 9.30 alle 11 e il secondo dalle 11 alle 12.30.
Una mattina da “archeologo in erba”
all’insegna del divertimento, con attività di ricerca cocci, prima pulitura e
ricomposizione dei frammenti recuperati sotto la guida di Siriana Zucchini
e Rossana Gabusi, con l’aiuto dei restauratori della Soprintendenza Mauro Ricci,
Virna Scarnecchia, Micol Siboni e Monica Zanardi, e con la
collaborazione di Fulvio Papouchado.
Per questo "gioco" sarà predisposto un contenitore riempito con terreno,
frammenti di ceramica, ossa ecc. per ricostruire un sito archeologico e simulare
con i bambini uno scavo con archeologi e restauratori. Saranno affrontate in
maniera stimolante e divertente le varie fasi del recupero dei reperti, la
documentazione fotografica e grafica e il primo “restauro” degli oggetti
rinvenuti.
I bambini dovranno essere muniti di guanti in lattice o da giardino per operare
in sicurezza durante tutte le fasi di lavoro.
Due momenti dell'attività di ricerca e restauro dei "cocci"
Max 10 bambini per turno, prenotazione obbligatoria dal 27 settembre al 10
ottobre compresi a
sar-ero.biblioteca@beniculturali.it (attendere mail di conferma)
Invitiamo i bambini a portare con sé guanti in lattice o da giardino
Un progetto di Siriana Zucchini e Mauro Ricci
info 051 223773
Promuovere la diversità culturale, il dialogo interculturale e la coesione
sociale, rafforzare il contributo del patrimonio culturale dell’Europa alla
società e all’economia attraverso la capacità di sostenere i settori culturali e
creativi, comprese le piccole e medie imprese, promuovendo lo sviluppo e il
turismo sostenibili. Sono questi i valori di fondo della designazione del 2018
quale “Anno europeo del patrimonio culturale”. Anche la Regione Emilia-Romagna
ha aderito all’iniziativa del Parlamento europeo organizzando nel 2018 una
settimana di promozione della cultura in Emilia-Romagna al fine di valorizzare e
promuovere il patrimonio e le attività culturali e sviluppare la conoscenza e la
partecipazione della cittadinanza alle manifestazioni culturali del proprio
territorio che, grazie ad una fitta e diffusa rete di energie pubbliche e
private, ha saputo mettere la cultura al centro anche delle proprie scelte
strategiche.
Quella stessa rete di energie diffuse è chiamata oggi, in occasione dell’Anno
europeo del patrimonio culturale, ad ampliare i suoi obiettivi per promuovere il
sistema culturale regionale e le sue specificità di sistema diffuso e
policentrico, valorizzare i più recenti interventi legislativi nei settori
del cinema, della Memoria e della musica, affermare la cultura, il patrimonio
culturale e la creatività come veicoli e strumenti di coesione sociale,
integrazione, sviluppo economico e rigenerazione urbana, e rafforzare il senso
di comunità degli attori delle politiche culturali assieme agli operatori e alle
operatrici culturali e della creatività.
Al centro di questo pensiero c’è quindi l’idea della comunità e delle sue
competenze diffuse e per questo il simbolo è identificato da cerchi/atomi che
ruotano intorno a una forma stilizzata che simboleggia la Regione
Emilia-Romagna. La loro varietà cromatica intende sottolineare le diverse
identità culturali e lo slogan vuole richiamare l’importanza di una rete diffusa
di energie che si basa su un patrimonio prodotto dall’impasto di cultura e
umanità.
L'iniziativa EnERgie Diffuse è
promossa dalla Regione Emilia-Romagna
coordinamento programma
https://www.emiliaromagnacreativa.it
segreteria organizzativa e info
energiediffuse@regione.emilia-romagna.it
pagina a cura di Carla Conti