A teatro nel foro romano di Veleia, come 2mila anni fa
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Ufficio stampa SBAER
11 luglio 2008

Area archeologica di Veleia in località Rustigazzo a Lugagnano Val d’Arda (PC)

seconda serata teatrale
domenica 13 Luglio 2008 alle ore 21,30
"Storie infinite ad ascoltar soavi"
Viaggio nei luoghi arcani dell’amore. Percorso da Sofocle a Montale.
Con MICHELE PLACIDO

In caso di pioggia gli spettacoli si svolgeranno presso il comune di Lugagnano Val D’Arda (PC)
Dopo gli spettacoli degustazione di vini della Val Chiavenna e di salumi piacentini offerti da Salumificio La Rocca di Castell’Arquato

Biglietto: prima fila 20 euro, seconda fila 15 euro, altre file 8 euro, riduzioni 20% per under 18 e over 65

Info e prenotazioni: Associazione Cavaliere Azzurro, Tel. 0523.769292 - 331.9559753 - info@veleiateatro.com  - www.veleiateatro.com
oppure
Comune di Lugagnano, Urp 0523.891232 - 0523.891208

Prevendita (attiva a partire da giovedì 26 giugno) presso lo sportello di Cariparma, sede di Piacenza, Via Poggiali n. 18 a Piacenza, dal lunedì al venerdì dalle ore 8.15 alle 13.30 e dalle 14.45 alle 15.45

Seconda serata di teatro nella suggestiva cornice del foro romano di Veleia. Si rinnova anche quest’anno l’appuntamento con il Festival di Teatro Antico, la rassegna che si tiene ogni estate a Veleia, sito archeologico dell’Appennino piacentino tra i più importanti dell’Italia settentrionale. Gli spettacoli hanno luogo nella stessa piazza dove si svolgevano 2mila anni fa, quel foro pavimentato in età augustea in lastre d'arenaria che con i suoi monumenti e i resti di vetuste architetture è un’incomparabile scenografia naturale.

Domenica 13 luglio la voce calda e suadente di Michele Placido interpreta “Storie infinite ad ascoltar soavi”, le più belle poesie d’amore di tutti i tempi, da Omero a Eschilo e a Euripide, da Saffo e Catullo a Dante e San Francesco, fino a Leopardi, D'Annunzio e Montale.

È il volto familiare e irrinunciabile del Commissario Cattani de La Piovra, del professore di Mary per sempre di Risi, di Giovanni Falcone quello che si vedrà a Veleia il 13 luglio quando, nella suggestione onirica del foro romano, si materializzerà un’icona del cinema italiano: Michele Placido. Reduce da successi come Romanzo Criminale e da svariati premi (il David di Donatello, il premio Vittorio Mezzogiorno per citare alcuni degli ultimi), l’attore che ha esordito negli anni Settanta in teatro grazie a Luca Ronconi, per essere poi consacrato nel cinema sotto la guida dei più grandi (Monicelli, Comencini Patroni Griffi, Bellocchio, Lizzani), interpreterà le più belle poesie d’amore di tutti i tempi (da Omero a Eschilo e a Euripide, da Saffo e Catullo a Dante e San Francesco, fino a Leopardi, D'Annunzio e Montale). La calda voce di Michele Placido sarà accompagnata dalle note dal vivo di un virtuoso e originale ensemble musicale e dal canto della giovane Federica Vincenti, sua compagna d’arte e di vita.

Gli spettacoli hanno inizio alle 21,30 e, in caso di pioggia, si terranno presso il comune di Lugagnano Val D’Arda (PC). Il costo del biglietto è di 20 euro per la prima fila, 15 euro per la seconda e 8 euro per le altre file; sconto del 20% per gli under 18 e gli over 65
La rassegna è promossa da Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna, Regione Emilia-Romagna, Provincia di Piacenza e Comune di Lugagnano Val d’Arda.
Info e prenotazioni: Associazione Cavaliere Azzurro Tel. 0523.769292 - 331.9559753 info@veleiateatro.com  oppure Comune di Lugagnano, Urp 0523.891232 - 891208
Prevendita: allo sportello di Cariparma di Piacenza, Via Poggiali n. 18, dal lunedì al venerdì dalle ore 8.15 alle 13.30 e dalle 14.45 alle 15.45

Il municipium di Veleia fu fondato in seguito alla conquista romana del II secolo a.C. nel cuore del territorio della tribù ligure dei Veleiates o Eleates sul luogo del preesistente centro indigeno di cui sono testimonianza le tombe più antiche scoperte a nord-est del foro. La città si sviluppò su un sistema di terrazze digradanti lungo la collina.
Il foro fu edificato su un ripiano artificiale ottenuto con un massiccio sbancamento. Pavimentato ai tempi di Augusto in lastre di arenaria da Lucio Licinio Prisco, uno dei massimi magistrati locali, è circondato su tre lati dai resti di un portico su cui si aprivano botteghe e ambienti a destinazione pubblica. Un imponente ingresso a duplice prospetto tetrastilo, inserito nel colonnato del foro, ne consentiva l’accesso dalla terrazza più bassa.
A sud il complesso era chiuso dalla basilica, edificio a navata unica, dove addossate alle pareti di fondo si levavano le dodici grandi statue in marmo di Luni raffiguranti i membri della famiglia giulio-claudia, trasferite già nel Settecento nel Ducale Museo di Antichità, oggi Museo Archeologico Nazionale di Parma.
A monte, i resti dei quartieri di abitazione meridionale e di un edificio termale sono sovrastati dalla terrazza su cui si erge -fin dal medioevo- la pieve dedicata a S. Antonino.
Patrimonio culturale della regione fin dal 1760 (quando il Duca di Parma don Filippo di Borbone ne avviò l’esplorazione a seguito del ritrovamento casuale, nel 1747, dell’iscrizione bronzea della Tabula Alimentaria traianea) e da allora oggetto di scavi e ricerche, Veleia è oggi uno dei centri archeologici più importanti dell’Italia settentrionale