Alla riscoperta delle sezioni del Museo
Museo Archeologico Nazionale di Parma
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Servizio Educativo del Museo Archeologico Nazionale di Parma
16 settembre 2008

Parma, Museo Archeologico Nazionale. Pregevoli statuette in bronzo rinvenute negli scavi della città romana di VeleiaAlla riscoperta delle sezioni del Museo Archeologico Nazionale di Parma

Programma di percorsi guidati da Luciana Saviane, studentessa in Archeologia all’Università degli Studi di Parma, in stage presso il museo


sia Sabato 27 che Domenica 28 settembre 2008 in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio 2008

dalle 9,30 alle 10, 30:  Collezione Egizia e collezione ceramica
dalle 11 alle 12:
Veleia
dalle 12,30 alle 13,30:
Parma Romana e Longobarda
dalle 14,30 alle 15,30:
Collezione Egizia e collezione ceramica
dalle 16 alle 17:
Veleia
dalle 17,30 alle 18,30:
Parma Romana e Longobarda

Apertura dalle ore 9 alle 19 (la biglietteria chiude mezz’ora prima dell’orario di visita)
Ingresso gratuito
Per informazioni rivolgersi a Museo Archeologico Nazionale di Parma Palazzo della Pilotta, 43100 Parma
Tel. 0521.233718 – 0521.282787 - Fax. 0521.386112
e-mail: sba-ero.museoarchparma@beniculturali.it

Le Giornate Europee del Patrimonio possono essere un’occasione per scoprire, rivedere o riscoprire i ricchi e preziosi reperti conservati nel museo, dalle collezioni storiche, quella delle ceramiche greche ed italiche, la collezione egizia, i reperti rinvenuti negli scavi sette - ottocenteschi di Veleia - la tabula alimentaria e il ciclo di statue di età imperiale-, per soffermarsi sui ritrovamenti di Parma romana -l’architettura monumentale ed i gioielli tardoantichi-, per finire con i sontuosi corredi funerari di gioielli longobardi. Sarà più facile scoprire questo patrimonio con l’aiuto di una guida che accompagnerà i visitatori nelle varie sezioni, in tre percorsi che si ripeteranno di mattino e di pomeriggio nelle due giornate.
Nella sezione preistorica sono ora visibili solo i materiali dell’età del Bronzo: sono infatti in corso i lavori di riallestimento dell’intera sezione ed in particolare delle sale del Paleolitico e del Neolitico, che consentiranno presto al pubblico di vedere e conoscere le più recenti scoperte, tra cui la statuetta neolitica ritrovata a Vicofertile.
In ogni sala del museo ci sono posti per sedere e fermarsi durante la visita. E’ accessibile anche per chi ha difficoltà a camminare o è in carrozzina, con la possibilità di accesso assistito da Viale Mariotti, chiamando il tel. 0521.233718 oppure 0521.282787

Il Museo Archeologico Nazionale ha sede nello storico Palazzo della Pilotta, realizzato tra il ‘500 e il ‘700 dai Farnese. Fu istituito nel 1760 da Filippo di Borbone per accogliere i reperti provenienti dagli scavi della città romana di Veleia (PC) -in particolare la “tabula alimentaria” scoperta nel 1747- che si uniscono alle precedenti collezioni raccolte dalle famiglie Gonzaga e Farnese.
Sotto il Ducato di Maria Luigia nasce il Museo “moderno” che si arricchisce della collezione Egizia e di ritrovamenti archeologici da scavi effettuati in città come il tesoretto dal Teatro Regio.
Dopo l’Unità d’Italia il Museo diventa un importante centro di studi della preistoria grazie agli sforzi del Direttore Luigi Pigorini, il fondatore della paletnologia italiana, e di Pellegrino Strobel, Professore di Scienze Naturali, che avviano gli studi sulle “terramare”, i villaggi sorti nella pianura padana durante l’età del bronzo.
Al Museo si possono vedere le Collezioni (sculture di età romana, in parte provenienti dalle collezioni dei Farnese e dei Gonzaga di Guastalla; ceramiche greche, italiche ed etrusche, urnette, specchi e bronzetti etruschi; la collezione dalla città romana di Veleia (PC), tra cui le 12 statue di marmo della famiglia dell’imperatore Augusto, due notevoli ritratti bronzei e la celebre tabula alimentaria; la collezione egizia, con sarcofagi, vasi canopi, rilievi e papiri funerari, bronzetti votivi, amuleti, scarabei e usciabti; il medagliere, con monete e medaglie) e le sezioni dedicate all'Archeologia del Parmense (preistoria e protostoria della provincia di Parma con materiali paleolitici, mesolitici, neolitici, dell’età del Rame e del Bronzo tra cui una sepoltura neolitica con corredo funerario e reperti in bronzo, corno di cervo, ambra e legno, provenienti dalla terramara di Castione Marchesi; materiali di età romana da Parma, statue, frammenti architettonici, mosaici, oggetti di bronzo, epigrafi funerarie, un tesoro di gioielli e di monete del III sec.d.C e alcuni gioielli da tombe longobarde).