Amori e strani amori dai vasi attici di Spina
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Ufficio stampa SBAER
12 febbraio 2008

San Valentino al Museo Archeologico Nazionale di Ferrara
“Amori e strani amori dai vasi attici di Spina”
Aspetti e forme dell’amore così come appaiono su alcuni vasi attici della necropoli di Spina
Mostra didattica: dal 14 febbraio al 30 marzo 2008

Zeus rapisce Ganimede, uno dei tanti amori in mostra al Museo Archeologico Nazionale di FerraraAmori umani, divini, bestiali; spesso, strani amori. Ci sono Zeus ed Era, divina coppia per eccellenza, sposati sì ma consanguinei; ci sono Dioniso e Arianna immortalati sul coperchio di una lekane mentre contraggono il matrimonio divino. C’è Eos, l'Aurora, condannata da Afrodite ad infelici amori con giovani mortali; e poi di nuovo Zeus, l’insaziabile olimpico, che arraffa l’avvenente Ganimede al centro di una kylix. E c’è anche l’attrazione fatale di Zefiro per Giacinto, a cui un pietoso Apollo offre parziale rimedio trasformando l’infelice nel fiore che tutti conosciamo.
Il Museo Archeologico Nazionale di Ferrara festeggia San Valentino inaugurando la mostra “Amori e strani amori dai vasi di Spina”, singolare itinerario tra le tante forme dell’amore raffigurate sulle ceramiche spinetiche. La “lettura” dei vasi di Spina consente di viaggiare tra le varie passioni vissute dagli abitanti dell’Olimpo, divinità rapite da umane pulsioni che arrivano a compiere le azioni più strane per perseguire il desiderio amoroso. Ci sono gli amori “regolari” che, pur omologati nel rito del matrimonio, sono spesso preceduti da vivaci antefatti, inseguimenti amorosi e persino rapimenti dell’amata o dell’amato; e ci sono gli altri amori, quelli impossibili, omosessuali, le passioni extra coniugali. Sacri o profani che siano, gli amori raffigurati sui vasi in mostra illustrano un mondo dove, per amore, si può anche bluffare, mentire, persino trasformarsi in pioggia aurea o animale pur di possedere il desiderato bene.
La piccola esposizione, curata dall’archeologa Caterina Cornelio, concentra in una sala una quindicina di vasi attici a figure rosse, di solito conservati nei depositi, corredati da un puntuale apparato didattico; lungo il normale percorso museale un piccolo erotino (amorino) segnala ai visitatori altri oggetti ed immagini legati al tema della mostra.

Museo Archeologico Nazionale
Via XX Settembre n. 122 - Ferrara
da giovedì 14 febbraio a domenica 16 marzo 2008
orari: martedì-domenica 9-14 - Chiuso lunedì
Ingresso € 4,00 - ridotto € 2,00 - il 14 febbraio, ogni due biglietti interi uno è omaggio - l'8 marzo ingresso gratuito per tutte le donne - dal 25 al 30 marzo (X Settimana della Cultura) apertura prolungata dalle 9 alle 18 e ingresso gratuito
tel. (+39) 0532.66299 - fax (+39) 0532.741270 - sba-ero.museoarchferrara@beniculturali.it