Sei conferenze per conoscere il complesso, il museo, gli artisti, i restauri
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Ufficio stampa SBAER
17 febbraio 2010

Sala del tesoro, affresco di Benvenuto Tisi, detto il Garofalo (particolare)FIDAPA Ferrara, Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affari
in collaborazione con Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia-Romagna e Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna, Museo Archeologico Nazionale di Ferrara

“Palazzo Costabili, detto di Ludovico il Moro”
Sei conferenze per conoscere il complesso, il museo, gli artisti, i restauri
dal 19 febbraio al 25 marzo 2010
ingresso gratuito

FERRARA, Museo Archeologico Nazionale, Sala delle Carte Geografiche
Via XX settembre n. 122 - info 0532 66299

Sei conferenze per mettere a fuoco il ruolo artistico, culturale e politico, dalle origini ad oggi, del Palazzo di Ludovico il Moro in vista della completa riapertura del percorso di visita del Museo Archeologico Nazionale in esso ospitato dal 20 ottobre 1935.
 

Gli incontri, che si terranno dal 19 Febbraio al 25 Marzo 2010, sono promossi da FIDAPA Ferrara in collaborazione con la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia-Romagna e la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna
Le conferenze illustreranno la storia di questo straordinario edificio dal momento della sua costruzione fino ai complessi, ultradecennali lavori di restauro e riallestimento museale che giungeranno a conclusione entro la fine del 2010, dando voce a chi ha operato per la rinascita di questo palazzo e recuperando la memoria di un museo spesso dimenticato dai ferraresi stessi.

venerdì 19 febbraio 2010, ore 16,30
Il Palazzo incompiuto
Carla Di Francesco e Andrea Sardo (Direzione Regionale Beni Culturali dell’Emilia Romagna)

venerdì 26 febbraio 2010, ore 16,30
Antonio Costabili, il Committente
Angelo Spaggiari (ex Direttore dell'Archivio di Stato di Modena) e Patrizia Cremonini

venerdì 5 marzo 2010, ore 16,30
Pittori a Palazzo
Jadranka Bentini (Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza)

venerdì 12 marzo 2010, ore 16,30
Il restauro degli anni ‘30
Alberto Andreoli (Università degli Studi di Ferrara)

venerdì 19 marzo 2010, ore 16,30
Restauri 1990-2010
Carla Di Francesco (Direzione Regionale Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia Romagna)
Giuliano Mezzadri (Ingegnere libero professionista)
Andrea Alberti (Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici per le provincie di Brescia, Cremona e Mantova)

giovedì 25 marzo 2010, ore 16,30
Il Museo Archeologico Nazionale dagli scavi di Spina al Museo
Caterina Cornelio (Direttrice del Museo Archeologico Nazionale di Ferrara)
Il re archeologo. Una memoria ancora viva
Barbro Santella Fizzel (Direttore dell’Istituto Svedese di Studi Classici a Roma)

Il cinquecentesco palazzo tradizionalmente attribuito a Ludovico Sforza, detto il Moro, Duca di Milano, appartenne in realtà ad Antonio Costabili, segretario di Ludovico e personalità di spicco della corte del Duca Ercole I d’Este.
Il progetto iniziale fu dell'architetto ducale Biagio Rossetti, nume tutelare dell’architettura ferrarese del Rinascimento.
Il cantiere del palazzo vide all’opera alcuni illustri scalpellini e pittori della corte estense dell’inizio del XVI secolo. Fra i primi ricordiamo Gabriele Frisoni, Girolamo Pasino e Cristoforo di Ambrogio, fra gli altri Ludovico Mazzolino, l’Ortolano e soprattutto Benvenuto Tisi, detto il Garofalo, autore dei mirabili affreschi dell’Aula Costabiliana, o Sala del Tesoro, posta presso il portico meridionale.
Biagio Rossetti iniziò la costruzione dell’edificio nel 1500 e nel 1503 la lasciò alle cure di Girolamo Pasini e Cristoforo di Ambrogio da Milano. Tuttavia nel 1504 essa venne definitivamente abbandonata e l’edificio rimase incompiuto.
Fulcro del palazzo è il cortile d'onore, completato solo su due lati e ornato da un doppio loggiato dalla ricca decorazione scultorea in pietra bianca, probabilmente opera di Gabriele Frisoni. Sempre al Frisoni è attribuita la scalinata di accesso al piano nobile, con alzate dei gradini decorate a motivi geometrici, delfini e palmette.