Ferrara - Doppi festeggiamenti al Museo Archeologico Nazionale
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Ufficio stampa SBAER
7 aprile 2014

Una selezione dei reperti sequestrati dal Nucleo Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale è la protagonista della  mostra "Ritorni", visitabile fino al 30 giugno 2014

Cratere attico di Eufronio, restituzione del Metropolitan Museum di NYRitorni

Museo Archeologico Nazionale di Ferrara
Sala delle Carte Geografiche
Via XX Settembre 122

info 053266299

dall'8 aprile al 30 giugno 2014

Accanto alle attività di conservazione, ricerca e promozione, le Soprintendenze, organi periferici del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, esercitano la tutela giuridica e operativa del patrimonio culturale, affiancate in questo compito dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale. Un supporto viene anche della collaborazione degli Ispettori Onorari nominati dal Ministero che, a titolo gratuito e d’intesa con le Soprintendenze, assumono incarichi di vigilanza sui beni e sugli scavi nei territori di competenza.
La sinergia tra questi organi ha portato a numerosi e importanti risultati, sia recuperi di reperti anche di grande valore, sia donazioni e restituzioni da parte di privati. Un interlocutore privilegiato in questo dialogo tra privati e istituzioni è il Museo Archeologico Nazionale di Ferrara, polo culturale attivo nella valorizzazione e nella promozione del patrimonio archeologico.

SEQUESTRI E CONFISCHE
Tra il 2012 e il 2013 la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna ha collaborato con il Nucleo Tutela dei Carabinieri nell’ambito di un importante procedimento penale, prestando la propria consulenza tecnico-scientifica in sede di perizia. Il procedimento si è concluso nell’ottobre del 2013 con la condanna dell’imputato e con la conseguente confisca di tutti i materiali originali compresi nel sequestro.
Tra gli oltre cento oggetti sequestrati depositati presso il Museo Archeologico Nazionale di Ferrara si è operata una piccola selezione che esemplifica l’eterogeneità e l’interesse dell’intero nucleo, formatosi almeno in parte per velleità collezionistiche, attraverso il recupero e l’acquisto di materiali compresi tra il Neolitico e l’Alto Medioevo provenienti prevalentemente dalla nostra Penisola, con singole eccezioni di origine estera, come la statuetta femminile in terracotta verosimilmente rinvenuta nella Grecia centrale o in ambito Balcanico.

DONAZIONI E RESTITUZIONI
Tra le donazioni e le restituzioni da parte di privati pervenute al Museo Archeologico di Ferrara a partire dal 2009 si è scelto di esporre un nucleo di materiali rientrati nell’estate del 2013, valutati dai funzionari archeologi della Soprintendenza su proposta della famiglia Rizzoni.
Si tratta di un gruppo di reperti ceramici che comprende vasellame attico figurato e a vernice nera e pezzi di produzione locale ed etrusco-settentrionale, databile tra inizi del V e il III secolo a.C., con ogni probabilità da ricondurre a contesti tombali di Spina.
Da notare come diversi vasi siano stati sottoposti a interventi di restauro non professionale, con ampie integrazioni di tipo mimetico.

Apollo di VeioSEGNALAZIONI E CONSEGNE
Nel settembre 2011 dalle acque comacchiesi di Valle Fattibello è emerso un curioso manufatto in terracotta: una testa i cui tratti evocano nello stile la scultura greco-etrusca di VI secolo a.C., con confronti tra gli altri con la statua di Apollo che coronava il tetto del tempio arcaico di Veio.
La testa è stata consegnata dallo scopritore al Museo Archeologico di Ferrara, ed è immediatamente partita la procedura di verifica. La natura del luogo di rinvenimento ha richiesto l’intervento di una squadra “speciale” per appurare la presenza di altri reperti archeologici: il Nucleo di Archeologia Subacquea e Navale della Soprintendenza dell’Emilia Romagna, il Nucleo Subacqueo Carabinieri di Genova e Volontari del Gruppo Archeologico Ravennate.
A questa operazione, che ha avuto esito negativo, sono seguite le indagini diagnostiche per individuare la composizione mineralogica e determinare la cronologia del manufatto, tramite fluorescenza X (XRF) e termoluminescenza. Rivelatasi non autentica, la testa è stata trattenuta; sono dunque proseguite le indagini del Nucleo Tutela di Bologna per identificarne la provenienza, in considerazione di un possibile mercato di oggetti archeologici falsi. La vicenda si è conclusa con l’assegnazione della testa al Museo a fini didattici.

A decorrere dalla metà di aprile 2014, il Museo Archeologico Nazionale di Ferrara è aperto nei seguenti orari
Estivo (coincidente con l'ora legale): da martedì a domenica 9.30-19 (ultimo ingresso 18.30)
Invernale (coincidente con l'ora solare): da domenica a giovedì 9.30-17 (ultimo ingresso 16.30), venerdì e sabato 9.30-19 (ultimo ingresso 18.30)
Chiuso lunedì
Ingresso al museo € 5,00

Nelle foto:
Cratere attico a figure rosse firmato da Euphronios con il trasporto del corpo di Sarpedonte, V secolo a.C.
Restituzione dal Metropolitan Museum of Art di New York. Roma, Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia
Apollo di Veio, VI secolo a.C. Roma, Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia


13 luglio 2014
Bicentenario della fondazione dell’Arma dei Carabinieri

3 aprile 2014
92° Anniversario della scoperta della necropoli di Spina

Ferrara, Museo Archeologico nazionale
Via XX settembre 122
info 0532 66299

In occasione delle celebrazioni del “Bicentenario della fondazione dell’Arma dei Carabinieri”, il Museo Archeologico Nazionale di Ferrara ospita martedì 8 aprile (dalle 10 alle 12) un convegno per illustrare in particolare l’attività svolta dal Nucleo Carabinieri Tutela del Patrimonio Culturale, primo organismo al mondo specializzato in questo specifico settore, costituito il 3 maggio 1969.
L’incontro fornisce il pretesto per festeggiare anche il 92° anniversario della scoperta di Spina, avvenuta casualmente nel 1922 durante le opere di bonifica delle valli di Comacchio.
Intervengono all’incontro il Comandante del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Bologna, Ciro Imperato, gli archeologi della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna e del Museo Archeologico Nazionale di Ferrara, Caterina Cornelio, Chiara Guarnieri, Valentino Nizzo e Mario Cesarano, e l’Ispettore Onorario per l’archeologia, Moreno Fiorini.
Al convegno è abbinata un’esposizione di materiali pervenuti a vario titolo al Museo negli ultimi anni e mai mostrati al pubblico, come i reperti Rizzoni e la donazione Cavazzuti.

Programma
ore 10.00
Saluti di Caterina Cornelio, Direttore del Museo Archeologico Nazionale di Ferrara e di Antimo Ponticiello, Dirigente Ufficio Scolastico Territoriale di Ferrara
ore 10.10
Ciro Imperato, Capitano Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale
L’Arma per l’arte
Film sull’attività dei Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale
ore 10.50
Caterina Cornelio, Museo Archeologico Nazionale di Ferrara
"... a volte ritornano"
Chiara Guarnieri, Museo Archeologico Nazionale di Ferrara
La tutela territoriale: esempi di ricerche "improprie"
Valentino Nizzo, Museo Archeologico Nazionale di Ferrara
L’“Arma” della tutela
Mario Cesarano, Museo Archeologico Nazionale di Ferrara
Fatti e misfatti: note di cronaca da Comacchio
Moreno Fiorini, Museo Archeologico Nazionale di Ferrara
La parola agli Ispettori Onorari per l'archeologia

Segue una visita guidata al Museo

Quello di Ferrara è uno dei sei “Convegni culturali per le Scuole e per i docenti della regione” organizzati in regione dall’11 febbraio al 22 aprile per far conoscere l’attività di tutela di questo corpo centenario. Le celebrazioni sono promosse dall’Arma dei Carabinieri in collaborazione con il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia-Romagna