Presentazione del catalogo della mostra "Cavalieri Etruschi dalle Valli al Po"
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Ufficio stampa SBAER
26 gennaio 2010

 

Sabato 6 febbraio 2010, alle ore 17,
alla Rocca dei Bentivoglio
in Via Contessa Matilde n. 10 a Bazzano (BO)

Valerio Massimo Manfredi
presenta il catalogo della mostra


Cavalieri Etruschi dalle Valli al Po
 Tra Reno e Panaro, la valle del Samoggia nell’VIII e VII sec. a.C.
 

Intervengono Elio Rigillo, Sindaco di Bazzano, Giovanni Battista Parente,  Presidente della Fondazione Rocca dei Bentivoglio, Rita Burgio, Sara Campagnari e Luigi Malnati, curatori del catalogo

 

In occasione della presentazione il catalogo sarà in vendita al prezzo speciale di € 15,00 invece di € 25,00

 

Oltre 300 pagine, otto saggi introduttivi firmati da Sara Campagnari, Luigi Malnati, Giuseppe Sassatelli, Rita Burgio, Silvana Sani, Daniela Locatelli, Monica Salvini, Gabriella Poggesi ed Emanuela Paribeni, e una parte analitica con le schede dei 545 reperti esposti, tutti con foto o disegno, con contributi di Jasmine Bagnoli, Patrizia Boccolini, Carla Buoite, Paola Desantis, Anna Dore, Luana Kruta Poppi, Marinella Marchesi, Marco Marchesini, Anna Marinetti, Silvia Marvelli, Davide Mengoli, Simona Minozzi e Diana Neri.
Questi i numeri del volume “Cavalieri Etruschi dalle Valli al Po. Tra Reno e Panaro, la valle del Samoggia nell’VIII e VII secolo a.C.” che sarà presentato sabato 6 febbraio alla Rocca dei Bentivoglio dall'archeologo e scrittore Valerio Massimo Manfredi. La pubblicazione è curata dal Soprintendente per i Beni Archeologici dell'Emilia-Romagna, Luigi Malnati, e da Rita Burgio e Sara Campagnari, curatrici  dell’omonima mostra allestita a Bazzano fino al 5 aprile prossimo, e si avvale della collaborazione di prestigiosi archeologi delle Soprintendenze dell'Emilia-Romagna e della Toscana, docenti universitari, direttori di museo e studiosi di diverse discipline.
L'uscita del catalogo segue di poco l'inaugurazione dell'interessante esposizione che in poco più di un mese ha già visto quadruplicare il numero dei visitatori del museo rispetto all'anno scorso.
La giornata prevede alle ore 17 i saluti del Sindaco di Bazzano, Elio Rigillo e del Presidente della Fondazione Rocca dei Bentivoglio, Giovanni Battista Parente. Temi e caratteristiche della mostra e del catalogo saranno trattati da Rita Burgio, Sara Campagnari e Luigi Malnati mentre spetterà all'archeologo e scrittore Valerio Massimo Manfredi la presentazione vera e propria del volume. Seguirà alle ore 18 una visita guidata alla mostra, con aperitivo finale.
Il catalogo, promosso da Museo Civico Archeologico “Arsenio Crespellani”, Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna, Comune di Bazzano e Fondazione Rocca dei Bentivoglio, è stampato da Edizioni Aspasia di Bologna ed ha un prezzo di copertina di € 25,00

La mostra "Cavalieri Etruschi dalle Valli al Po. Tra Reno e Panaro, la valle del Samoggia nell’VIII e VII secolo a.C.” è allestita nella Rocca dei Bentivoglio di Bazzano (BO) fino al 5 aprile 2010. Visitabile dal Martedì al Venerdì 15-19, Sabato 9-12 e 15-19, Domenica 15 - 19, offre la possibilità di visite guidate per scolaresche e gruppi max 30 persone, previa prenotazione obbligatoria al 339.7612628. L'ingresso costa € 5,00 ed è comprensivo di guida cartacea o audioguida; nelle domeniche del 14 e 28 febbraio e del 14 marzo, il biglietto d'ingresso comprenderà una visita guidata gratuita alle ore 16 (è gradita la prenotazione al 339.7612628).
L'esposizione di Bazzano ha due obiettivi fondamentali: presentare la documentazione archeologica dei secoli formativi della civiltà etrusca e del periodo orientalizzante nella valle del Samoggia e del territorio circostante (valli del Reno e del Panaro), e valorizzare una tematica, quella del rapporto tra élite aristocratica e cavalleria (intesa come distinzione di rango), per questi territori particolarmente significativa.
La mostra offre una panoramica archeologica pressoché completa del territorio ad occidente dell'antica Felsina, sviluppando anche i rapporti con il versante opposto dell'Appennino tra l'inizio dell'VIII e l'inizio del VI secolo a.C. Si tratta di una fase cruciale per la vicenda politica e culturale dell'Etruria padana, che vede da un lato il consolidarsi del ruolo di capitale di Bologna, dall'altro il mantenimento di spiccate caratteristiche di autonomia delle comunità locali, specie nei rapporti di scambio con l'Etruria settentrionale e specie per le vallate più occidentali, i cui collegamenti naturali portavano a referenti diversi rispetto all'asse Felsina – valle del Reno – valle dell'Arno.
A questa molteplicità di relazioni corrispondeva una maggior definizione dei rapporti sociali all'interno della comunità, non solo a Felsina, già definibile come città, ma anche nei centri minori, ormai configurati come villaggi organizzati.
Rivestiva un ruolo da protagonista un ceto aristocratico di origine gentilizia che aveva tra i propri segni caratteristici l'impiego del cavallo non solo per gli spostamenti correnti ma anche in battaglia e come segno di distinzione sociale. La volontà di manifestare anche a livello funerario questa caratteristica di rango sociale, con la deposizione simbolica nei corredi di elementi di bardatura equina, costituisce l'altro filo conduttore della mostra che persegue la tesi che proprio nell'Etruria padana questo aspetto sia particolarmente importante soprattutto per la natura del territorio.

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