Bollettino n. 1, dal 2 al 20 novembre 2005
Ozzano dell’Emilia, frazione Maggio
SCOPRIRE CLATERNA
Si comincia a scavare la città sepolta
 


Ufficio stampa, Bologna 21 novembre 2005 - Bollettino n. 1

 

Il municipium romano di Claterna, a metà strada fra Bologna e Imola, si qualificò come il principale centro politico-amministrativo sulla via Emilia fra il II secolo a.C. ed il V secolo d.C.
La recente nascita dell’Associazione “Civitas Claterna”, esito di una sinergia fra imprenditoria locale (ditta IMA), enti locali (Comune di Ozzano dell’Emilia) e volontariato (Gruppo archeologico “Città di Claterna”), ha prodotto come primo risultato la ripresa degli scavi archeologici sul sito della città romana di Claterna, sotto la direzione scientifica della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna.


Il cantiere di scavo

Durante le prime settimane sono stati effettuati una serie di sondaggi, necessari per determinare il punto in cui impostare lo scavo manuale e acquisire i primi dati su alcune aree della città antica.
Poi, finalmente,  è iniziato lo scavo vero e proprio all’angolo fra la via Emilia e lo stradello Maggio. Dal 14 novembre, archeologi professionisti e volontari hanno cominciato a ripulire gli affioramenti dei primi strati archeologici emersi al di sotto dei campi. L'iniziale timore di trovarsi di fronte a situazioni rovinate dalle arature degli ultimi decenni si sta trasformando in un crescente entusiasmo, man mano che aumenta la consapevolezza dell’ottimo stato di conservazione dei resti.


Gli archeologi al lavoro

Ma che cosa sta emergendo?
I campi di Maggio cominciano a raccontare la storia più recente di Claterna, quella dei suoi ultimi momenti di vita all’epoca del totale collassamento dell’Impero romano. Il primo ritrovamento è un edificio, diviso in ambienti ben riconoscibili e dotato di pavimenti in laterizio, che costituisce il primo caso di struttura di V–VI sec. d.C. documentato a Claterna.


Uno degli ambienti dell'edificio di età tardoantica

Si tratta di un ritrovamento di per se stesso rilevante.
Il Tardoantico, cioè la fase a cavallo fra la fine dell’età romana e l’inizio del Medioevo, è stato un periodo di trasformazioni ad ogni livello del tessuto sociale, insediativo, economico e politico. Storicamente molto importante, è tuttavia al momento poco noto per la scarsa leggibilità che presenta sul terreno e per un tardivo interesse degli archeologi nei suoi confronti: lo scavo a Claterna, quindi, si pone all’avanguardia all’interno del panorama dell’archeologia contemporanea.
Ma va fatta un'altra considerazione: un piccolo sondaggio praticato a lato dell’edificio ha evidenziato, sotto lo strato che si sta indagando, la presenza di fasi strutturali di età più antica che forniranno preziose informazioni sull’intera vita del centro urbano.
Nelle prossime settimane si comincerà a scavare l’edificio tardoantico; inoltre, da lunedì 28 novembre, inizieranno le visite guidate riservate alle scuole, con gli studenti delle prime medie di Ozzano.
Arrivederci alla prossima settimana!

Promosso da:

Soprintendenza Archeologia dell'Emilia-Romagna in collaborazione con il Comune di Ozzano dell'Emilia e l'associazione Civitas Claterna

Direttore di scavo: Paola Desantis, archeologa
Informazioni a cura del Gruppo Archeologico Città di Claterna