Ushabti di Sety I


No. inventario: E 138
Codice RA: 133
Condizione giuridica: Proprietà dello Stato.
Datazione: XIX dinastia.
Provenienza: Tebe, Valle dei Re, KV17.

Materiale: Legno.
Stato di conservazione: Scomparse le tracce di colore nero, che dovevano indicare le zappe. Screpolato dietro al capo e alle ginocchia.
Dimensioni: altezza 20 cm.
Data di acquisizione: Acquistato da Tassi il 24 febbraio 1832.
Luogo di conservazione: Museo Archeologico Nazionale di Parma (Magazzino).
Descrizione: Ushabti in legno ricoperto di bitume. Mummiforme, senza pizzo osiriano, le braccia incrociate al petto, nelle mani non sono rimaste tracce degli attrezzi che impugnavano; ben distinguibili i tratti del volto. Il corpo è ricoperto dall'iscrizione che gira in 5 bande orizzontali chiuse tra due linee parallele. Reca il cartiglio col nome del faraone (Mn-maat-ra-Sty-mry-n-Pth) (Stabile è la Maat di Ra. Sety amato da Ptah).
Bibliografia: GIUSEPPE BOTTI, I cimeli Egizi del Museo di Antichità di Parma, Firenze, Olschki, 1964, pp. 91-92. AA.VV., Maria Luigia. Donna e Sovrana. Una corte Europea a Parma 1815-1847. Catalogo, Parma, Ugo Guanda, 1992, p. 105.